Osnago antenne: risposta a G.P.

Sono i comuni che dovrebbero rivolgere o meglio "girare" la richiesta al Governo, visto che di fatto queste leggi e norme non tutelano i sindaci rispetto a due temi di loro competenza come la salute dei cittadini ed il governo del loro territorio. Grazie per il suggerimento di rivedere il testo della petizione, introducendo anche queste osservazioni .

 Ovvero che i comuni (possibilmente in forma aggregata) si rivolgano agli Enti superiori , coinvolgendo ANCI,  citando l'art 9 della Costituzione che tutela l'ambiente e la biodiversità o l'art 32 che tutela la salute. Infine , esistendo già petizioni nazionali o europee,  è,  a mio avviso più corretto, che la nostra  si focalizzi sul nostro territorio. Esistono tante sentenze , tanti ricorsi al Tar e tanti pareri legali facilmente rintracciabili. La maggior parte di questi pareri legali si conclude esortando i sindaci a rivedere i propri regolamenti: dimenticanza che potrebbe costar caro al proprio territorio. La norma nazionale apre la strada, seppur difficile, alla  limitazione  della diffusione incontrollata sul territorio di antenne. Dice la norma: "individuare criteri localizzativi degli impianti di telefonia mobile (anche espressi sotto forma di divieto)". Chiaro che gli operatori si concentreranno su quei comuni in cui tali criteri NON siano stati definiti. Ecco perché la nostra raccolta firme invita i sindaci (anche in forma aggregata) a definire questi criteri senza lasciare carta bianca agli operatori di telefonia mobile. 

Pertanto,  il comitato invita tutti i cittadini , anche non residenti ad Osnago, a firmare la petizione sul sito on line  https://chng.it/6HJ4x2T4Yh
Comitato Tutela Salute pubblica
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