Il Tribunale di Lecco
Il processo è alle primissime battute. Anzi, al di là dei tecnicismi, per un errore nelle notifiche, di fatto non è nemmeno cominciato, con una nuova “prima udienza” ora ricalendarizzata per il 17 novembre quando sarà poi fissata la data in cui saranno sentiti i primi testimoni. A porte chiuse, è facile immaginare. Troppo delicata la vicenda per lasciare “pubblico” in Aula. Per i reati in contestazione e l'età dei coinvolti, tutti. Da una parte le due persone offese, costituite parte civile tramite l'avvocato Silvia Pirovano, una delle quali addirittura under 18 al momento della denuncia; dall'altra i due imputati, un maschio e una femmina, difesi dall'avvocato Davide Ceruti del foro di Bergamo, oggi sostituito dal collega Fabio Marongiu. Lui, origini marocchine, classe 1988. Lei, la sua fidanzata, italiana, classe 2001. Nell'estate 2020, in un paese del circondario meratese, in coppia, avrebbero abusato sessualmente di una amica minorenne, ubriaca e indifesa. Ma non solo, il magrebino, 34 anni, deve rispondere anche di un secondo episodio, temporalmente vicinissimo. Nella sua abitazione, stando al quadro accusatorio, alla presenza della compagna, avrebbe sorpreso da dietro un'altra ragazzina, intenta a preparare il caffé, afferrandola per i capelli e trascinandola poi nella stanza da letto. Lì - sempre stando ad un capo d'imputazione da brividi - avrebbe spinto la malcapitata verso l'amante, avvicinando i due volti, per far scambiare alle due baci ed effusioni, facendole poi cadere sul pavimento dove avrebbe colpito con un calcio la denunciante, per poi scaraventarla sul letto e provare a sfilarle i pantaloni per tentare di imporle un rapporto, non consenziente. Tentata violenza sessuale, aggravata, il reato contestato allo straniero, con tanto di recidiva. Consumato, invece, come accennato, il secondo stupro contestato al marocchino, in concorso con la 21enne. Nell'agosto di due anni fa, nella ricostruzione degli inquirenti che chiaramente dovrà essere provata nel corso del procedimento, avrebbero invitato a casa una conoscente, classe 2004, dunque ancora under 18. Dopo averla indotta a bere birra e prosecco fino a stare male, lui avrebbe iniziato a toccarla, contro la sua volontà, mentre era distesa sul divano, non fermandosi nemmeno mentre lei gli ripeteva di smettere, arrivando poi a prenderla con la forza, bloccandole le braccia, per abusarne. Il tutto - ritiene la Procura - con il concorso morale (e non solo) della fidanzata. La 21enne infatti dapprima avrebbe istigato il ragazzo, non soccorrendo l'amica ma, di contro, sostenendone l'azione con frasi raccapriccianti quali "continua così, fammela impazzire", per poi partecipare attivamente all'atto sessuale, denudandosi e aiutando a sua volta il compagno a spogliare la loro vittima.
Già passata al vaglio del giudice per le udienze preliminari, la vicenda è approdata ora al cospetto del collegio presieduto dal dr. Paolo Salvatore, con a latere i colleghi Giulia Barazzetta e Gianluca Piantadosi. Non avendo optato per riti alternativi, i due imputati si difenderanno in Aula, non appena il processo entrerà nel vivo.
A. M.