Osnago: petizione antenna

Ringrazio il signor Marco R. promotore della petizione per le risposte che ha fornito alle mie osservazioni.

Le sue risposte mi hanno però convinto ancora di più che la petizione proposta chieda ai comuni di fare ciò che la legge non consente e continuo a non capire perché una petizione sul tema della posa delle antenne 5G non venga indirizzata, come accade per decine di altre petizioni, a Governo e Regione che hanno ruoli diretti rispetto a questo tema, tra l’altro nel testo non si fa alcun accenno ad interventi verso gli organi di governo superiori ma si chiede di agire solo ai comuni.

È vero che secondo le leggi e le norme i comuni hanno la possibilità di approvare regolamenti per vietare la posa delle antenne in alcune zone del territorio, ma la sentenza facilmente reperibile del Consiglio di Stato sez. II, 21/07/2021, n.5505 esplicita:“Alle Regioni e ai Comuni è consentito – nell’ambito delle proprie e rispettive competenze – individuare criteri localizzativi degli impianti di telefonia mobile (anche espressi sotto forma di divieto), quali ad esempio il divieto di collocare antenne su specifici edifici (ospedali, case di cura, ecc.), mentre non è loro consentito introdurre limitazioni alla localizzazione, consistenti in criteri distanziali generici ed eterogenei (prescrizione di distanze minime, da rispettare nell’installazione degli impianti, dal perimetro esterno di edifici destinati ad abitazioni, a luoghi di lavoro o ad attività diverse da quelle specificamente connesse all’esercizio degli impianti stessi, di ospedali, case di cura e di riposo, edifici adibiti al culto, scuole e asili nido nonché di immobili vincolati ai sensi della legislazione sui beni storico – artistici o individuati come edifici di pregio storico – architettonico, di parchi pubblici, parchi gioco, aree verdi attrezzate ed impianti sportivi).”

In sostanza persino la scelta di individuare un’area dove collocare gli impianti in base al criterio della massima distanza possibile dal centro abitato costituisce un limite alla localizzazione (non consentito) e non un criterio di localizzazione (consentito).

Quindi la richiesta ai sindaci di attivare una moratoria alla posa delle antenne e di dichiarare tutto il loro territorio ZONA SENSIBILE è in evidente contrasto con la giurisprudenza vigente.

Non dubito che la petizione raccoglierà moltissime adesioni, in quanto tutti siamo preoccupati per i rischi alla nostra salute e vorremmo che gli impianti tecnologici venissero realizzati sempre a casa degli altri, ma andrà decisamente fuori bersaglio e non porterà risultati reali.
G.P.
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