Pagnano: al via i lavori per il centro medico di Roberto Casiraghi a Belobaka in Africa
In un’intervista apparsa tra le nostre colonne lo scorso aprile (clicca QUI) abbiamo raccontato del sogno di Roberto Casiraghi, originario di Pagnano, di aprire un centro salute in Madagascar, la grande isola africana in cui vive da ormai da 19 anni. Grazie alla generosa donazione da parte di una signora italiana, Roberto aveva ottenuto fondi necessari per l’acquisto di un terreno. Ma quello era solo l’inizio. Per Roberto erano necessari ulteriori fondi per poter realizzare l’opera, ed è per questo che si era rivolto ai suoi ex-concittadini attraverso il bollettino parrocchiale per chiedere donazioni da parte di chi volesse sposare la sua missione.
A sinistra, Roberto Casiraghi
A fine dello scorso luglio Roberto, dopo aver smaltito non poche pratiche burocratiche, è riuscito a chiudere l’acquisto di un terreno di circa 1.000 mtq nei pressi di un villaggio nei pressi di Belobaka, località da lui individuata come particolarmente bisognosa. Nello stesso periodo, parallelamente, ha portato a termine la realizzazione di un piccolo parco giochi per bambini.
Nel frattempo Roberto ha anche ricevuto alcune donazioni, che proprio la settimana scorsa gli hanno permesso di dare ufficialmente inizio ai lavori di realizzazione del centro medico.
“Dopo tutta la burocrazia siamo riusciti ad arrivare alla posa della prima pietra – racconta Roberto, entusiasta. – Stiamo iniziando con le fondazioni, poi probabilmente ci fermeremo un attimo perché stiamo andando incontro alla stagione delle piogge. Ottobre sarà un mese molto piovoso e ci servirà per capire se il lavoro fatto reggerà, o se sarà necessario qualche aggiustamento. La zona qui non è delle migliori, perché è soggetta ad allagamenti, ma il centro è qui che serviva. Abbiamo scelto un terreno un po’ rialzato. Speriamo che tutto vada per il meglio.”
Il terreno su cui sorgerà il centro
Passato questo momento, i lavori potranno riprendere. “Il progetto, oltre alla realizzazione di un centro medico, prevede la costruzione di una casa che possa ospitare medici, soprattutto quelli provenienti da altri paesi. Poi realizzeremo il pozzo, la casa del custode e naturalmente la strada”.
Il parco giochi realizzato a luglio
I fondi raccolti fin ora da Roberto gli hanno consentito di iniziare i lavori, ma non sono sufficienti per terminare l’opera. “Se qualcuno volesse sostenere la nostra causa, le donazioni sono sempre ben accette. Io sono disposto a parlare con chiunque e spiegare più nel dettaglio il progetto che stiamo realizzando. Sono ben accette anche donazioni per permettere ai bambini di giocare nel parco giochi che abbiamo realizzato a luglio. Con solo 0,12 euro un bambino può giocare per cinque minuti – conclude Roberto. – Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito fin ora per questi progetti.”
E.Ma.