Olgiate: alunni in mensa al "freddo"?  L'assessore risponde a un genitore

A seguito della ricezione di una lettera inviataci dal genitore di un alunno della scuola primaria di Olgiate Molgora in merito alla mensa recentemente ultimata, abbiamo sottoposto le osservazioni contenute all'assessore all'Istruzione Paola Colombo, di cui di seguito - dopo la lettera del genitore - riportiamo la risposta.

Ed eccoci tornare sulla brillante mensa della scuola primaria di olgiate. . . Passi pure il ritardo nell'installazione dell'edificio che ci può stare (i bambini si son anche divertiti a mangiare "al sacco" in classe. .) Ma non può passare il fatto che i bambini mangino al freddo con porte e finestre spalancate!!!! Le insegnanti che ricordano ai bambini di portare la giacca o la felpa per andare a mangiare. . Non siamo in pieno agosto comincia a fare freddo e mangiare al freddo non è per nulla salutare ( ora per non fargli prendere il covid lasciamo libero ingresso a bronchiti otiti e una congestione????).
Sapendo che i riscaldamenti non verranno azionati fino a metà ottobre, basterebbe chiudere porte e finestre per mantenere l'ambiente leggermente più caldo. Non contenti di ciò i bambini hanno anche riferito che nei loro bagni, attenzione solo nei loro bagni, non hanno l'acqua calda!! Questo onore è riservato solo nei bagni degli insegnanti!!!!! Quindi lavarsi le mani con l'acqua fredda . . . Per non parlare del fatto che le menti eccelse che hanno ideato questa mensa non hanno minimamente pensato al tragitto scuola-mensa completamente all'aperto senza un minimo di copertura!!! Il che per ora può anche andare bene..ma quando piove?? Se c'è vento o molto freddo??? A sto punto invece che chiuderli in una lattina dove hanno freddo e il casino è raddoppiato per via dello spazio e del numero di bambini, non era meglio lasciarli mangiare in classe al caldo ognuno al suo posto? Tutto questo è solo il pensiero di una mamma che vede troppe cose fatte a caso.

Una mamma



L'assessore all'Istruzione Paola Colombo

Buongiorno,

ringrazio Merateonline che, sto scoprendo, è diventato il supporto per la comunicazione tra famiglia e Comune (o la scuola non so…).

Le rispondo punto per punto:

1. Mi fa molto piacere che i bambini si siano divertiti nei due giorni di pranzo al sacco.
2. Perché le porte e le finestre vengano tenute spalancate, non lo so, ma forse una ragione ci sarà. Questo aspetto gestionale non compete al Comune, ma alla scuola.
3. I bagni alla scuola primaria da sempre non hanno mai avuto l’acqua calda.
4. I bagni delle insegnanti hanno l’acqua calda nella misura in cui questi possono servire per una emergenza.
5. Il tragitto scuola-mensa è lungo – a stima – 20 metri.
6. Il “casino” (per usare le sue parole) non è assolutamente raddoppiato rispetto alla situazione della mensa di prima, per come è strutturata e coibentata la struttura mensa
7. ATS non consente di pranzare in classe. Nel caso in cui questo sia fattibile, c’è una determinata procedura da mettere in atto: non si può mangiare nello stesso posto in cui si è fatto scuola, sullo stesso banco, se questo non sia prima sanificato ecc. e quindi non si può fare scuola sullo stesso banco ove si è mangiato, se prima non sia stato sanificato.

Cordialmente


Paola Colombo
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