Al dott. Magni

Egregio Dottor Magni,

pur condividendo molto le sue argomentazioni, ritengo semplicemente differente la motivazione della vittoria di Fratelli d'Italia: in questo 2022, non credo si possa parlare di "localizzazione" estesa a tutta la Nazione (quella leghista probabilmente solo più regionale), ma di protesta verso Draghi e l'Europa. Badi bene, non l'Europa in sè, ma questa Europa, dalla quale non riceviamo da tempo vera tutela dalle avversità del periodo, specialmente in materia energetica ed economico/speculativa. La posizione della Meloni per l'Italia in Europa non è molto diversa da quella di Benedetto Craxi, il quale era favorevole ad una Europa delle Nazioni, ma contrario a Maastricht, perchè favorì di fatto solo alcuni Stati a scapito di altri. Se prendiamo in considerazione la speculazione energetica, essa è dal settembre 2021 che galoppa allegramente come "Il Cavaliere selvaggio" di Schumann, ma il Governo Draghi non s'è preoccupato di porre freni istituendo un tetto. E questo ben prima della questione Ucraina. Troppo bello pigliarsi riconoscimenti in America affermando che le sanzioni fanno male a Putin, proprio mentre in Italia famiglie e soprattutto imprese (specie quelle di medie dimensioni) sono letteralmente dissanguate. Almeno avesse programmaticamente ridotto IVA e accise sui consumi energetici, invece no! Credo che la vittoria riguardi questioni molto più pratiche e contingenti. Non capricci, ma necessità fondamentali.
Paolo
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