Airuno: la Rocchetta nel celebre scatto del fotografo Giulio Montini
Da sinistra Franco Riva, Matteo Tavola, Rita Mauri, Angelo Tavola, il fotografo Giulio Montini e il presidente ProLoco Thierry Averna
Dopo due anni di stop imposto dalla pandemia, Airuno è tornata a celebrare la sua tradizionale festa, che si è aperta nella serata di giovedì 22 settembre con un incontro culturale presso la biblioteca civica, e avente per tema il Santuario della Rocchetta. A dare il benvenuto agli ospiti e guidare la serata è stato Matteo Tavola, ex-presidente ProLoco, che ha voluto ricordare l'importante anniversario che ricorre quest'anno per l'associazione organizzatrice della festa patronale. ProLoco Airuno infatti compie 50 anni, motivo per cui era ancora più doveroso pianificare una grande festa.
Angelo Tavola
Il sindaco Alessandro Milani, il fotografo Giulio Montini e presidente ProLoco Thierry Averna
La serata è quindi è entrata nel vivo. Tavola ha spiegato il perché sia stato scelto proprio il Santuario come tema: "Questa serata è incentrata sul nostro paese e le nostre tradizioni, in particolare sulla Rocchetta, un luogo che - possiamo dire - abbiamo riscoperto durante la pandemia, quando molti di noi andavano a camminare." Ed è sempre in quel periodo che agli airunesi è capitato anche di imbattersi in una notizia curiosa: la fotografia "Morning fog", premiata come più bella del 2021 a un concorso internazionale, è stata scattata proprio al Santuario della Rocchetta (clicca QUI).
Dario Angelibusi nel documentario dedicato alla Rocchetta di Airuno
È stato dopo aver ricordato questo fatto che Matteo Tavola ha dato il benvenuto a Giulio Montini, l'appassionato fotografo di Casnate (CO), autore di "Morning fog". Montini ha svelato al pubblico i retroscena di quello scatto, immortalato nell'ottobre del 2016. "Dovete sapere - ha detto - che la vostra Rocchetta è molto conosciuta tra noi fotografi. È un posto con caratteristiche tali che in alcuni momenti si creano questi giochi di nebbia". Montini quel giorno, ha spiegato, era partito alle cinque di mattina da Como, perché il posto ideale per scattare sapeva essere piuttosto stretto e preso d'assalto dai colleghi. Giunto ai piedi della Rocchetta alle sei, era già stato anticipato da un fotografo, e nel giro di mezz'ora ne sono arrivati altri quattro. Uno persino da Piacenza.
Al centro il fotografo Giulio Montini con alle spalle lo scatto “Morning fog”.
"È stata una giornata speciale per me. Non solo per aver scattato quella foto, ma perché poi ho avuto anche il riflesso di candidarla ad alcuni concorsi". La foto infatti, oltre al Weather Photographer of the Year ottenuto nel 2021, aveva già vinto anche un concorso in Cina nel 2018.
"Non è difficile scattare da lì - ha rassicurato i presenti. - Non servono macchine fotografiche di ultima generazione, è sufficiente selezionare il primo giorno di sole dopo che ha piovuto per un po', in modo tale che l'umidità evapori e crei questo effetto. Poi la foto viene da sé."
A questo punto Montini, appassionato di fotografia da 35 anni e presidente del fotoclub di Casnate dal '95, ha mostrato alte fotografie scattate quel giorno ad Airuno, oltre che a un breve filmato in cui ha raccolto i suoi migliori scatti, realizzati in diversi posti del mondo: Nepal, Indonesia, India, Etiopia, Vietnam. Al termine della proiezione il presidente Averna e il sindaco Alessandro Milani hanno donato, a nome di tutti i cittadini di Airuno, una targa a Montini, come segno di stima e affetto per "Morning fog".
La serata è proseguita con la proiezione di un breve documentario (clicca QUI per vederlo) a cura del giornalista Dario Angelibusi, in cui viene raccontata la storia del Santuario della Rocchetta nel corso dei secoli. Il documentario è il risultato di un importate lavoro svolto dal giornalista con l'airunese Angelo Tavola, memoria storica e autore (insieme a Tarcisio Longhi) di "Airuno. Un paese da amare", edito nel 1984. Angelibusi non ha potuto presenziare alla serata, era presente invece Angelo Tavola, affiancato da Rita Mauri, che al termine della proiezione ha proposto una sintesi della storia della Rocchetta, frutto di anni di studio e ricerca iniziata negli anni Ottanta. Il pubblico, che ben conosce lo storico concittadino, è stato così immerso in epoche passate e ha vissuto lo scorrere del tempo sulla sua Airuno.