Mandic: Scompenso cardiaco nella donna. Incontro il 28
In occasione della Giornata mondiale del Cuore, che si celebra il 29 settembre, Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, organizza dal 26 settembre al 2 ottobre l'(H)Open Week dedicata alle malattie cardiovascolari con l'obiettivo di promuovere l'informazione, la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie cardiovascolari, con un particolare focus su aneurisma aortico addominale, infarto cardiaco, patologie valvolari e scompenso cardiaco.
Paolo Favini, Direttore Generale ASST Lecco "Oggi è estremamente importante promuovere la cultura della medicina di genere e favorire la corretta informazione rispetto alle differenze di genere in medicina, in modo particolare nel settore delle cure cardiovascolari per molti anni non sufficientemente comunicate alle donne. Nei nostri Ospedali è alta l'attenzione per l'identificazione precoce dei fattori di rischio nei nostri pazienti al fine di proporre loro strategie diagnostico-terapeutiche mirate".
L'ASST di Lecco aderisce all'iniziativa promuovendo, mercoledì 28 settembre a partire dalle ore 17.30 presso l'Aula Riunioni Scientifiche dell'Ospedale "San Leopoldo Mandic" di Merate, l'incontro aperto alla cittadinanza dal titolo "Lo scompenso cardiaco nella donna: come affrontarlo, come curarlo". A parlarne Maria Grazia Gorgoglione, cardiologa dell'Unità Operativa Complessa di Cardiologia meratese diretta da Stefano Maggiolini. Per tutta la settimana, inoltre, sarà reperibile sul sito dell'Azienda Socio Sanitaria Territoriale all'indirizzo www.asst-lecco.it (sezione News) il materiale di informazione e prevenzione sulla patologia ischemica e le sue differenze di genere stilato dal Direttore delle Cardiologia dell'Ospedale "Alessandro Manzoni" di Lecco, Stefano Savonitto, e dalla sua équipe.
È bene ricordare infatti che le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 35,8 per cento di tutti i decessi: 38,8 per cento nelle donne e 32,5 per cento negli uomini; si presentano nelle donne con un ritardo di almeno dieci anni rispetto agli uomini, poiché le donne fino alla menopausa sono protette dallo "scudo" ormonale degli estrogeni. In seguito, vengono colpite addirittura più degli uomini da eventi cardiovascolari, spesso tra l'altro più gravi, anche se si manifestano con un quadro clinico meno evidente. Per entrambi i sessi resta però cruciale il ruolo della prevenzione primaria, legata principalmente agli stili di vita, e della diagnosi precoce, in particolare in coloro che presentano fattori di rischio cardiovascolare, quali: familiarità, età avanzata, fumo, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete, sedentarietà, sovrappeso, obesità, stress.
Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda "Obiettivo di questa iniziativa è sottolineare l'importanza della prevenzione primaria e della diagnosi precoce e aiutare a sfatare l'errata convinzione che le malattie cardiovascolari riguardino soprattutto gli uomini, con la grande maggioranza delle donne che ha una percezione molto bassa dei pericoli correlati a queste patologie. Dato il grande successo e l'alto numero di richieste dell'anno scorso, abbiamo deciso di replicare, affiancando all'aneurisma aortico addominale altre problematiche cardiache molto diffuse e ancora spesso sottovalutate o non conosciute dalla popolazione e organizzando un'intera settimana di servizi gratuiti".