Riflessione sul caso Retesalute

Senza saper ne leggere ne scrivere, senza voler entrare nel merito della sentenza e nelle dichiarazioni dell'avvocato delle dipendenti assolte , da semplice cittadino volevo fare una osservazione. Se io o Lei direttore andiamo a comprare un auto dal concessionario e stabiliamo un prezzo e concordiamo modalità, pagamento e numero delle rate e avendo pagato tutto regolarmente , ci viene richiesto dal concessionario dopo due o tre anni un ulteriore cifra per coprire delle spese che lui ha avuto, non siamo tenuti a pagare di più. Se hanno sbagliato i conti, non dobbiamo essere noi cliente a coprire i buchi che ha avuto nella sua azienda. Nel caso di Retesalute i sindaci ( rappresentanti dei clienti ) avrebbero dovuto usare soldi pubblici per saldare un debito tenuto nascosto con artefizi contabili e renderne conto in futuro non solo ai cittadini ma anche all'autorità amministrativa dello Stato. Riguardo alle due dipendenti, sapevano di compiere un reato nel cercare di portare il bilancio in pareggio. Se sono una persona moralmente corretta, faccio le mie segnalazioni a chi di dovere (anche per giustificare il mio operato) e poi mi cerco un altro lavoro.

R.C.

In linea teorica ha ragione ma qui la vicenda è assai più complessa  e prescinde dalle responsabilità delle due ex lavoratrici in quanto è ormai evidente che ben altri soggetti sapevano, a partire dai vertici dell'Ambito, cui fanno seguito l'esercito di segretari comunali, responsabili dei servizi finanziari e delle partecipate, revisore dei conti, organismo di vigilanza e, soprattutto, sindaci, consapevoli di acquistare servizi sottocosto. Scaricare tutto sugli ultimi due soggetti coinvolti è lo sport tipicamente italico. Che, fortunatamente, si è scontrato con una rappresentante della Legge, la dottoressa Federica Trovò - aliena a questo sport. Ma molto, molto preparata. Va anche aggiunto che fermo il bilancio 2017 il CdA in carica nel 2018 aveva scoperto le carte. Era sufficiente applicare il piano di rilancio e tutto ciò che è seguito dopo non ci sarebbe stato. Ma la maggioranza dei sindaci ha bocciato questo piano. Dal nostro punto di vista è a costoro che la Corte dei Conti dovrebbe presentare la lista dei danni. Non certo alle due ultime ruote del grande carro.

C.B.
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