Osnago: già 250 firme raccolte dal comitato contrario all’installazione dell’antenna ''5 G''
La struttura, alta 34 metri, dovrebbe sorgere nell'area "Marasche" al confine con i territori dei comuni di Cernusco e Merate entro un anno, nel rispetto delle prescrizioni di Arpa e della Commissione Paesaggio. La Conferenza dei servizi lo ha già comunicato a Iliad.
L'autorizzazione è stata oggetto di un duro scontro in Consiglio comunale tra la maggioranza guidata da Paolo Brivio e l'opposizione di Orgoglio Osnago [clicca QUI]. Tra scambi di accuse reciproche è emerso chiaramente che la maggioranza avesse l'intenzione di concedere l'autorizzazione per evitare contenziosi legali con l'azienda di telefonia mobile, in assenza di studi validati dalla comunità scientifica che dimostrino effetti negativi per il funzionamento di queste infrastrutture della telecomunicazione.
Proprio oggi abbiamo pubblicato il lungo documento della minoranza con cui viene ripercorso il dibattito in Aula.
Nel frattempo, come si diceva, si è costituito un Comitato di tutela della salute pubblica le cui finalità sono quelle di sensibilizzare i cittadino sul problema del possibile inquinamento da onde elettromagnetiche e le Amministrazioni comunali affinché avviino approfondimenti con strutture di ricerca indipendenti dai colossi della telefonia mobile le cui analisi, sostengono i promotori della petizione, sono normalmente utilizzate dai Comuni per giustificare le autorizzazioni.
La legge attuale impedisce alle amministrazioni di esercitare il dovere istituzionale e primario della tutela della salute dei loro concittadini, togliendo alle stesse la possibilità di pianificare la scelta della zona in cui le antenne potranno essere posizionate. Spesso, però, gli stessi sindaci sono poco o per niente sensibili a questa tutela, più preoccupati, come ha dimostrato il sindaco Brivio, di un possibile contenzioso legale con le aziende.
Anche se non emettono fumi e/o cattivi odori, le antenne di telefonia mobile sono oggetto di studi che mettono in dubbio la loro sicurezza per la salute dei cittadini che risiedono nel territorio circostante. Gli enti preposti al controllo delle emissioni inquinanti, come l’Arpa, si basano purtroppo, sui dati forniti dalle stesse aziende interessate all’installazione e leggi troppo vecchie per le nuove tecnologie. Come possono essere credibili? E l’ATS (Azienda Territoriale Sanitaria) non ritiene “erroneamente” di essere competente in materia.
Il 6 settembre scorso è nato ad Osnago il Comitato Tutela Salute Pubblica, al fine di porre all'attenzione dei cittadini e degli amministratori l'importanza di un'informazione seria soprattutto indipendente da interessi economici sul tema che riguardano la vita delle persone.
Pertanto, Chiediamo ai cittadini di aderire all’appello firmando:
• Per manifestare la contrarietà all’installazione dell’antenna ad Osnago, una scelta fatta senza il consenso dei cittadini.
• Per chiedere a tutti gli amministratori di approfondire le tematiche legate a questo tipo di inquinamento, rivolgendosi ad esperti indipendenti dalle multinazionali interessate all’installazione dei loro dispositivi;
• Per proporre ai sindaci di predisporre immediatamente nuovi regolamenti che tengano conto della dislocazione di scuole, parchi, edifici pubblici e privati, aziende, esercizi commerciali e artigianali, luoghi sportivi e di culto, terreni agricoli e allevamenti, sparsi in un territorio che non si può che definire tutto SENSIBILE
Informeremo sulle date e i punti della raccolta firme che è già iniziata e che in pochi giorni conta più di 250 firme Si può firmare online:
Per adesioni:
Telefono: 347-1796785 (Caterina)
Mail: comitato.tutelasalutepubblica@gmail.com
Facebook: Comitato Tutela Salute Pubblica