Confindustria: assemblea privata dei soci
Si è tenuta martedì 20 settembre l'Assemblea privata dei Soci di Confindustria Lecco e Sondrio che, con un'ampia partecipazione da parte degli imprenditori delle due province, ha completato l'iter di rinnovo dei componenti elettivi del Consiglio Generale per il biennio 2022-2024.
La seduta ha preso avvio con l'intervento del Presidente Plinio Agostoni che ha commentato il suo primo periodo alla guida dell'Associazione, nel contesto di uno scenario estremamente complesso, e tracciato la sua visione per lo sviluppo dell'attività di Confindustria Lecco e Sondrio con uno sguardo sul futuro del sistema produttivo.
"Mi fa particolarmente piacere vedere una partecipazione così numerosa, che per me è una conferma del fatto che noi imprenditori siamo capaci di guardare avanti anche in tempi difficili. In un momento nel quale siamo tutti preoccupati a causa di questioni molto gravi, siamo qui certamente per occuparci di questo, ma anche per alzare lo sguardo, senza lasciarci schiacciare dalle questioni contingenti - ha esordito il Presidente Plinio Agostoni.
"Questi primi mesi di presidenza, nel corso dei quali ho avuto modo di avere molti incontri con i colleghi - ha detto ancora il Presidente Agostoni - sono stati una conferma che il nostro è un territorio ricco di eccellenze, eccellenze sia di persone sia di imprese".
"In occasione della recente Assemblea nazionale di Confindustria - ha detto ancora Plinio Agostoni -, e in particolare ascoltando l'intervento del Santo Padre che ci ha eccezionalmente ricevuti, ho avuto conferma che il tema di fondo per noi è sempre la persona. E questo emerge anche di fronte ai problemi di oggi. Il tema del caro energetico è per tutti noi una fonte di preoccupazione grave e ci rendiamo conto che la nostra creatività, il coraggio di individuare soluzioni nuove, la forza di immaginare scenari diversi rispetto a quelli sinora battuti è forse la risorsa più importante Credo che questo sia il momento di intensificare il nostro scambio di idee, di fare squadra, con la consapevolezza che insieme si può fare di più".
"Abbiamo di fronte un orizzonte denso di sfide e di grandi cambiamenti e abbiamo identificato due grandi temi sui quali dobbiamo misurarci: la sostenibilità, aspetto emblematico dei cambiamenti in atto, e il grande ambito dell'education" - ha detto infine il Presidente, ricordando due dei punti focali del suo programma che rappresentano l'impegno dell'Associazione per i prossimi mesi.
All'incontro anche l'apprezzato intervento del professor Marco Fortis, Vicepresidente e Direttore di Fondazione Edison, sul tema L'economia italiana tra pandemia, gas e inflazione.
"Venivamo da uno shock molto importante dovuto alla pandemia, dal quale non siamo ancora completamente usciti - ha detto Marco Fortis - e ne è purtroppo capitato un altro drammatico in un'Europa che non conosceva conflitti nei suoi confini dalla Seconda Guerra Mondiale. L'invasione Russa dell'Ucraina ha rappresentato uno shock considerevole con una portata economica rilevantissima in termini di rincaro dei prezzi del gas, di rischi di interruzione delle forniture che incombono e con l'innesco di una componente inflattiva in Europa, che però sarebbe probabilmente comunque partita anche per effetto della ripresa economica, come sta avvenendo negli Stati Uniti".
Il professor Marco Fortis ha poi dato un quadro dell'andamento dell'economia italiana nel confronto internazionale, evidenziando fra l'alto le ottime performance dell'industria italiana realizzati anche grazie agli investimenti avviati con il piano Industria 4.0 e continuati anche durante il periodo del Governo Draghi.
Un focus particolare è stato infine dedicato dal professor Fortis alla crisi energetica, portando in evidenza i limiti della dipendenza italiana dal fornitore russo e le carenze dal punto di vista delle infrastrutture, che richiamano la necessità di mettere a punto un piano energetico nazionale guardando non solo alla soluzione dell'emergenza immediata, ma pensando anche al futuro dell'industria e del Paese.
L'Assemblea ha provveduto all'elezione dei dieci Rappresentanti Generali che siederanno con gli altri colleghi nel Consiglio Generale: Carlo Anghileri (NOVACART), Maria Anghileri (EUSIDER), Giuseppe Cima (PAPER BOARD ALLIANCE), Eddy Codega (CAMP), Valentina Cogliati (ELEMASTER), Walter Fontana (FONTANA PIETRO), Mario Goretti (AGOMIR), Jacopo Guzzoni (FOMAS), Giovanni Pastorino (DELTACALOR), Laura Zoia (CHARLES RIVER LABORATORIES ITALIA). Sono stati inoltre eletti i tre Rappresentanti della Piccola Industria che siederanno ugualmente nel Consiglio Generale: Gianluca Bonazzi (BONAZZI GRAFICA), Marco Campanari (CICSA), Giovanni Ruggeri (GITALIA JACQUARD). Eletto con il maggior numero di voti fra i tre Rappresentanti, Marco Campanari rappresenterà la Piccola Industria anche nel Consiglio di Presidenza. Il Consiglio Generale si completa, fra gli altri, con i membri del Consiglio di Presidenza, con i Presidenti delle Categorie Merceologiche e con i Rappresentanti aggiuntivi delle Categorie Merceologiche.
Il presidente Plinio Agostoni
"Mi fa particolarmente piacere vedere una partecipazione così numerosa, che per me è una conferma del fatto che noi imprenditori siamo capaci di guardare avanti anche in tempi difficili. In un momento nel quale siamo tutti preoccupati a causa di questioni molto gravi, siamo qui certamente per occuparci di questo, ma anche per alzare lo sguardo, senza lasciarci schiacciare dalle questioni contingenti - ha esordito il Presidente Plinio Agostoni.
"Questi primi mesi di presidenza, nel corso dei quali ho avuto modo di avere molti incontri con i colleghi - ha detto ancora il Presidente Agostoni - sono stati una conferma che il nostro è un territorio ricco di eccellenze, eccellenze sia di persone sia di imprese".
"In occasione della recente Assemblea nazionale di Confindustria - ha detto ancora Plinio Agostoni -, e in particolare ascoltando l'intervento del Santo Padre che ci ha eccezionalmente ricevuti, ho avuto conferma che il tema di fondo per noi è sempre la persona. E questo emerge anche di fronte ai problemi di oggi. Il tema del caro energetico è per tutti noi una fonte di preoccupazione grave e ci rendiamo conto che la nostra creatività, il coraggio di individuare soluzioni nuove, la forza di immaginare scenari diversi rispetto a quelli sinora battuti è forse la risorsa più importante Credo che questo sia il momento di intensificare il nostro scambio di idee, di fare squadra, con la consapevolezza che insieme si può fare di più".
"Abbiamo di fronte un orizzonte denso di sfide e di grandi cambiamenti e abbiamo identificato due grandi temi sui quali dobbiamo misurarci: la sostenibilità, aspetto emblematico dei cambiamenti in atto, e il grande ambito dell'education" - ha detto infine il Presidente, ricordando due dei punti focali del suo programma che rappresentano l'impegno dell'Associazione per i prossimi mesi.
All'incontro anche l'apprezzato intervento del professor Marco Fortis, Vicepresidente e Direttore di Fondazione Edison, sul tema L'economia italiana tra pandemia, gas e inflazione.
"Venivamo da uno shock molto importante dovuto alla pandemia, dal quale non siamo ancora completamente usciti - ha detto Marco Fortis - e ne è purtroppo capitato un altro drammatico in un'Europa che non conosceva conflitti nei suoi confini dalla Seconda Guerra Mondiale. L'invasione Russa dell'Ucraina ha rappresentato uno shock considerevole con una portata economica rilevantissima in termini di rincaro dei prezzi del gas, di rischi di interruzione delle forniture che incombono e con l'innesco di una componente inflattiva in Europa, che però sarebbe probabilmente comunque partita anche per effetto della ripresa economica, come sta avvenendo negli Stati Uniti".
Il professor Marco Fortis ha poi dato un quadro dell'andamento dell'economia italiana nel confronto internazionale, evidenziando fra l'alto le ottime performance dell'industria italiana realizzati anche grazie agli investimenti avviati con il piano Industria 4.0 e continuati anche durante il periodo del Governo Draghi.
Un focus particolare è stato infine dedicato dal professor Fortis alla crisi energetica, portando in evidenza i limiti della dipendenza italiana dal fornitore russo e le carenze dal punto di vista delle infrastrutture, che richiamano la necessità di mettere a punto un piano energetico nazionale guardando non solo alla soluzione dell'emergenza immediata, ma pensando anche al futuro dell'industria e del Paese.