Il Terzo Polo chiude la campagna elettorale a Merate
A Merate, nella storica sala civica, giovedì 22 settembre si è conclusa la parte delle iniziative sul territorio organizzate dal Comitato Promotore di Lecco del Terzo Polo - Italia sul serio. Non casuale la scelta di Merate - come ha sottolineato nell’introduzione Giacomo Ventrice, referente per la zona, - perché, soprattutto con la candidatura del sindaco Stefano Motta, evidenzia una particolare attenzione verso un territorio fondamentale per la Provincia.
Giuseppe Conti, candidato al Senato, imprenditore, ha invece evidenziato la situazione economica ed energetica emergenziale, sostenendo che favorire nuovi posti di lavoro sia fondamentale per i giovani invece di iniziative fallimentari e assistenzialistiche come il reddito di cittadinanza. Luca Perego, in corsa per la Camera nel plurinominale, ha sottolineato il valore dell’Europa in questa fase di guerra, la necessità dì rafforzarla e l’evidenza che la Meloni non può rappresentarci per autorevolezza.
Ha concluso l’incontro, prima di un momento di festa, il dottor Mario Gallina, già sindaco di Merate e capogruppo in Provincia, che ha sottolineato la sua amicizia con Stefano Motta e ha auspicato un risultato importante per il Terzo Polo perché è un investimento positivo sul futuro della politica italiana.
Ha preso successivamente la parola Antonio Rusconi, già parlamentare, che ha sottolineato la necessità di sostenere candidature lecchesi, e come il Paese abbia necessità di un riferimento politico moderato e riformista. Stefano Motta, candidato alla Camera, ha voluto ringraziare i tanti volontari e ha evidenziato alcuni aspetti del suo programma, in particolare per la difesa e la valorizzazione dell’Ospedale di Merate, nonché la promozione dei presidi sanitari territoriali.
Ha concluso l’incontro, prima di un momento di festa, il dottor Mario Gallina, già sindaco di Merate e capogruppo in Provincia, che ha sottolineato la sua amicizia con Stefano Motta e ha auspicato un risultato importante per il Terzo Polo perché è un investimento positivo sul futuro della politica italiana.