Osnago: la minoranza promuove petizione contro un'antenna alta 34 metri alle Marasche

Il gruppo di minoranza Orgoglio Osnago va alla carica sulla concreta possibilità, quasi certezza, che in zona Marasche venga innalzata un’antenna di 34 metri per la telefonia mobile. L’istanza per la richiesta dell’autorizzazione comunale è pervenuta agli uffici del Municipio lo scorso 11 giugno da parte della società Iliad Italia. La stazione radio base verrebbe issata in un’area privata attigua al comparto commerciale appena sorto. Un datato Regolamento comunale renderebbe possibile un diniego, ma per gerarchia delle norme esso è come carta straccia rispetto al Codice delle Comunicazioni Elettroniche (Dlgs 259/2003). In base alla novella legislativa e ad un accordo che Iliad avrebbe già ottenuto con la proprietà del terreno in questione, il Comune non avrebbe margini per evitare che l’infrastruttura venga realizzata.

Il Comune ha cercato di coinvolgere in vista di una Conferenza dei servizi la Sovrintendenza ai Beni monumentali e ambientali, l’ATS Brianza e la Provincia di Lecco. Enti che però si sarebbero tirati fuori dalla discussione in quanto non di loro competenza. Arpa ha invece fornito un parere favorevole con delle prescrizioni. Anche la Commissione Paesaggio del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, a cui vengono delegate le funzioni della Commissione comunale di cui Osnago non è dotata internamente, ha dato parere positivo con delle prescrizioni di tenue entità considerando quanto il territorio sia già fortemente antropizzato. Il sindaco Brivio nell’ultimo Consiglio comunale aveva prospettato l’ipotesi di richiedere un parere legale, ma consapevole che la strada per un eventuale ricorso al TAR fosse in ripida salita. Gli Uffici comunali hanno comunque chiesto ad Iliad delle integrazioni in merito alla valutazione di impatto paesistico e al rispetto della superficie drenante così come previsto nel Piano Attuativo Marasche.

L’attivismo di Iliad a Osnago non si è fermato qui. Il 15 giugno era infatti pervenuta la comunicazione relativa all’installazione sull’acquedotto di un’antenna di potenza inferiore a 20 W, dimensione che presuppone una semplice comunicazione e non il rilascio di un provvedimento autorizzativo, aveva già chiarito il sindaco Paolo Brivio. Questa installazione è stata possibile in virtù di un accordo con Lario Reti Holding, con il benestare di Arpa. Il Comune aveva suggerito in precedenza l’area dell’acquedotto come alternativa a quella in località Marasche per l’antenna da 34 metri.

Il capogruppo di Orgoglio Osnago ha fatto partire nei giorni scorsi una petizione contro l’antenna in zona Marasche sulla piattaforma Change.org che fino ad ora ha di poco superato le 140 firme. L’opposizione sta raccogliendo i nominativi anche in forma cartacea. E' stato possibile recarsi presso la sede della “Associazione degli …Anta” (sotto la sala civica “Sandro Pertini”) per firmare martedì 13 e giovedì 15 settembre sera.

“Il Gruppo Orgoglio Osnago è contrario al progetto che prevede l‘installazione di un’enorme antenna di telefonia 5G all’interno del parcheggio a nord del nuovo centro commerciale Marasche” si legge in un comunicato diffuso dalla compagine guidata da Marco Riva. La nota prosegue: “Ci opponiamo a questo progetto che prepotentemente e senza una collaborazione con chi governa il territorio prevede l’installazione di una grande infrastruttura in un’area a nostro avviso poco adatta. Evidentemente gli operatori guardano solo all’aspetto economico ed al loro tornaconto ignorando di fatto sia chi amministra il territorio che chi abita nel territorio”. Secondo il gruppo servirebbe una pianificazione sovracomunale, condivisa con il territorio in maniera chiara e ben documentata. Vengono chiesti inoltre controlli periodici svolti da più enti. Dando voce alle preoccupazioni per il 5G viene proposta infine una valutazione dell’impatto dei rischi “che tenga conto di tutti i fattori che possono recare preoccupazione alla popolazione”. Orgoglio Osnago chiosa: “Riteniamo assurdo che si possa realizzare una struttura del genere senza che i cittadini siano informati in modo corretto ed adeguato, senza rispetto del paesaggio e soprattutto senza le garanzie che tale infrastruttura non costituisca un pericolo per la popolazione ed un danno all’intero paese”.

L’azione della minoranza investirà anche il Consiglio comunale, convocato per stasera, venerdì 16 settembre. Sarà infatti discussa la sua interpellanza in cui vengono chiesti aggiornamenti sull’iter della procedura autorizzativa in corso. Inoltre si domanda “quali eventuali azioni codesta amministrazione, che ha già espresso la sua contrarietà in merito, intende nel breve periodo intraprendere a tal proposito”.
M.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.