Per ricordare e onorare Pierijn Sheldija, un amico fraterno

A una settimana dalla morte di Pierijn Sheldija, pittore e carissimo amico albanese, è mio desiderio ricordarlo.
Nel culto della Chiesa, il settimo giorno dal dies natalis si celebra la Messa di Riuscita chiamata anche "Settimana". Questa messa richiama il settimo giorno dalla Creazione, quando secondo la Genesi, Dio dopo aver dato vita a tutto si riposò. Culto, insieme al trigesimo, se ne parla già nell'Antico Testamento. Rievoca anche la tradizione ebraica cui il settimo giorno coincide con lo Shabbat: festa del riposo.

Ho ritenuto giusto invitare la Direzione MOL nella divulgazione della notizia perché, in questa parte della Brianza, vivono molte famiglie albanesi e, alcune di loro, hanno conosciuto il prof. Sheldija perché le chiese dei loro ‘villaggi' sono state affrescate da Pierijn durante gli anni della presenza del missionario monsignor Antonio Sciarra.
La sua morte è stata data da tutte le TV e testate giornalistiche albanesi.
Riporto l'articolo tradotto di uno dei giornali.
- Ha cambiato vita uno dei migliori pittori albanesi, Pierijn Sheldija, noto anche come Michelangelo di Scutari. E' scomparso all'età di 85 anni. E' anche autore di oltre 200 affreschi in oltre 35 chiese, in Albania, Kosovo, Montenegro, Italia e Inghilterra. Opera da quando era bambino fino al momento in cui ha chiuso gli occhi. Sheldija, gli affreschi, li ha donati, rifiutandosi di venderli per soldi. I suoi dipinti sono così rari che 3 di loro sono custoditi in Vaticano. Papa Benedetto ha onorato Sheldija con il Distintivo della Santa Croce per la Chiesa e per il Papa.

La mia amicizia con Pierijn risale a oltre 25 anni. Durante i miei viaggi umanitari o personali presso la Missione Cattolica di Blinisht, il tempo per un incontro con lui e la moglie Marija non mancava mai, insieme all'immancabile amico Alexsander (amministratore della Missione). In alcune occasioni ho avuto modo di conoscere i loro figli: Rocco, Donato, Marino. Tantissimi sono stati i nostri discorsi e i racconti mi rapivano la mente. Parlare con Pierijn mi dava la sensazione di essere alla presenza di una sapienza divina per come nutriva il mio cuore e lo Spirito. La sua semplicità e umiltà erano disarmanti: una testimonianza vera, concreta piena di carità.
Tantissimi gli aneddoti, ma ne riporto due che mi sono entrati nel cuore come un marchio.
- Vissuto tanti anni sotto il regime comunista del dittatore Enver Hoxha, Pierijn e Marija si sono sposati in segreto. Se venivano scoperti la loro vita era in serio rischio. Aveva fatto una promessa, se fosse caduto il regime, avrebbe offerto la sua arte gratuitamente: così è stato.
Ciao Pierijn, buon viaggio amico carissimo.
Maurizio Biella
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