Merate: si studia il piano regolatore cimiteriale. Cremazione solo per il 30%. A Sartirana si ipotizza il giardino delle rimembranze

Come primo atto di revisione del PGT il comune di Merate si appresta a varare il piano regolatore cimiteriale. Se ne è discusso in commissione ambiente e territorio alla presenza dell'estensore architetto Silvano Molinetti che ha dato una breve ma esaustiva fotografia della situazione delle 4 strutture della città (Merate, Novate, Pagnano, Sartirana) indicando anche le migliorie da apportare previste dalla nuova normativa con qualche suggerimento e ipotesi futura, non prescrittiva.
Per fare ciò il professionista ha studiato l'andamento medio della mortalità, la ricettività dell'esistente, l'evoluzione attesa della domanda, la proiezione sui prossimi vent'anni e con l'ausilio degli uffici ha raccolto i dati sulle "abitudini" dei meratesi in materia di sepolture.

L'architetto Silvano Molinetti illustra alla commissione il piano

 

Il 31 dicembre scade l'appalto per la gestione dei cimiteri e quindi si rende necessario, con una certa urgenza, procedere ad approvare il nuovo regolamento così che la gara possa essere tarata sui nuovi requisiti.

Partendo dai numeri si è preso atto che ogni anno ci sono in media 150 decessi in città, con l'eccezione dell'anno del covid (2020) quando i morti furono 259. In media le cremazioni rappresentano il 30% rispetto ai decessi, diversamente da altre zone d'Italia dove si arriva anche al 50%.

Per quanto riguarda il cimitero centrale di Merate, che si estende su una superficie di 10mila metri quadrati, è l'unico dotato di servizi igienici che però andranno rifatti e ammodernati. Ci sono ancora spazi per ulteriori urne cinerarie mentre si è preso atto che i colombari interrati non sono fra le scelte più "opzionate" da parte dei cittadini. È stato individuato lo spazio per realizzare tombe ipogee.

A Novate, così come negli altri cimiteri ad esclusione appunto di quello centrale, mancano i bagni in forma stabile (e non quelli chimici come presenti ora). La criticità è data dalla mancanza di colombari mentre c'è spazio ancora negli ossari e nelle tombe a terra.
A Sartirana serve costruire i bagni e un magazzino mentre nella parte attualmente libera e parecchio ampia il progettista ha pensato alla collocazione del giardino delle rimembranze, uno spazio dove è consentito lo spargimento delle ceneri senza distinzione di culto.
A Pagnano il problema è rappresentato dagli accessi su due piani, che risultano difficoltosi per le carrozzelle. A patrimonio comunale è stata acquisita una cappella che era abbandonata da tempo e di cui non si sono trovati i proprietari o gli eredi. Pertanto a breve sarà messa all'asta.

Tempo fa era stata ipotizzata la creazione di un cimitero per animali. L'area individuata era nei pressi del canile. Da ATS è arrivato il no data la mancanza di una perizia geologica sul terreno. Il progettista ha spiegato che si tratta di uno studio che può essere fatto anche successivamente, in fase di PGT e quindi l'idea non è da archiviare. Restando in tema Molinetti ha fatto sapere che dal mese di giugno, una nuova normativa regionale consente la possibilità di seppellire le ceneri dell'animale nello stesso loculo del padrone.

Respinta da ATS e ARPA la richiesta di ridurre la fascia di rispetto cimiteriale a 50 metri, così da escludere alcune costruzioni dalle limitazioni previste. C'è stato però un alleggerimento della norma che consente la realizzazione di strutture per il culto o il rito civile a servizio del cimitero.

Nel complesso i quattro cimiteri sono stati trovati in buone condizioni, dotati di parcheggi, con spazi per ampliare la dotazione di tombe e urne cinerarie. La normativa prevede che in tutti ci siano i servizi igienici, l'acqua corrente e sia consentito l'accesso ai mezzi. Dove non adeguato il comune provvedere alla realizzazione di quanto indicato dal professionista.

S.V.
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