Merate, bollettini parrocchiali digitali nr.16/1922: manuale di come vestire, tenere le mani, genuflettersi e stare in Chiesa

Ed eccoci al 1922, un secolo fa esatto, anno della Marcia su Roma che cambierà per un ventennio la vita e le sorti degli italiani e del Paese. Il nostro Bollettino di gennaio si apre come sempre con la riflessione dell'alba del nuovo anno. L'articolista prevede che la Fede subirà un danno dall'avanzare dei nuovi costumi, dei balli, dei bagordi, dei piaceri della carne. Seguono i temi "Miscredenza maschile" che affronta la questione del calo della religiosità negli uomini, sempre più scettici verso la Fede e i Vangeli domenicali di gennaio.
Riprende la storia della città con un ricco approfondimento sulla chiesina di Santa Marta. Non si conosce l'esatta data di edificazione ma si sa che nel 1687 fu realizzato con legno intagliato l'altare maggiore, che il campanile fu eretto sul principiare del 1700 e il coro del 1703.L'oratorio maschile adiacente fu aperto il 29 luglio 1832. "In questa divota chiesetta - scrive lo storiografo - si venera una antica immagine miracolosa del Divio Salvatore nell'atto di essere deposto nel sepolcro, comunemente detto il Crocifisso di Santa Marta. E' un dipinto a fresco del 1400".
 

La pagina 16 riporta come di consueto la statistica demografica parrocchiale del mese precedente, in questo caso dicembre 1921.


FEBBRAIO 1922
Il 22 gennaio muore improvvisamente Papa Benedetto XV . Il Bollettino dedica al pontefice scomparso l'apertura e una ricostruzione storica soprattutto in relazione agli interventi durante il periodo di guerra. Il capitolo storico è ancora sulla Chiesina di Santa Marta con tante notizie inerenti anche la vita quotidiana del borgo.




Statistica demografica e pubblicità chiudono questo numero in gran parte dedicato allo scomparso Papa.

 
MARZO 1922
La Quaresima è il tema di apertura. L'approfondimento è intitolato "Il giovane" e parte così: "La vita dell'uomo può dividersi in tre periodi: il primo che va dalla nascita ai vent'anni - il secondo che va da vent'anni ai quarant'anni - il terzo che va dai quarant'anni fino alla morte. Il primo è un periodo di sviluppo fisico e accrescimento morale.  Il secondo è un periodo di stazionalità fisica e di vagliamento morale. Il terzo è un periodo di decadenza fisica e di rassodamento, o meglio di immutabilità morale.."   

Diciamo parametri un po' diversi dai modelli di vita attuali.
La storia del paese è ancora ferma alla chiesina di Santa Marta che evidentemente aveva un grande valore storico e religioso agli occhi dei redattori del Bollettino.
Interessante la storiella del mese, sempre arguta e istruttiva.


La statistica demografica parrocchiale e le due pagine pubblicitarie di cui una sempre sponsorizzata dalla Banca Briantea chiudono il numero di marzo.


 

APRILE 1922
La copertina è dedicata a mons. Eugenio Tosi, nuovo Arcivescovo di Milano.


Le prime due pagine sono biografiche del nuovo Arcivescovo della Diocesi più grande, già arcivescovo di Adria nominato da Benedetto XV e ora da Pio XI. Dopo la pagina dedicata alla Pasqua il Bollettino torna sull'abito femminile da indossare in chiesa criticando tanto le gran dame che entrano con vestiti colorati tanto le popolane che si accostano ai sacramenti con poveri vestiti discinti, i capelli arruffati e scarsa cura di sé. Più che vergognosa noncuranza, però, è probabile che le popolane non disponessero di tanti vestiti per ben figurare agli occhi del Signore. Ma chi si scrive queste frequenti note sul bollettino ha l'aria di un misogino non da poco. Continua anche la campagna contro i bestemmiatori seriali e quella che elargisce consigli alla donna la quale, secondo l'anonimo non deve uscire da sola di casa, tanto meno la sera, deve evitare di fermarsi a chiacchierare con le amiche che non è un bel vedere, deve cercare il silenzio e la solitudine.........


MAGGIO 1922


Da Giussano arriva il nuovo prevosto in sostituzione del defunto Velzi. Si chiama Angelo Perego (cui poi Merate dedicherà una via ndr).


Con altre tre pagine titolate "Stille di rugiada" continua l'educazione alle donne sul tipo di comportamento da assumere. Si ricorda l'uso del velo entrando in chiesa - anche se non obbligatorio - e le si invita a evitare ornamenti, uso di belletti, ciprie e profumi.
La lettura consigliata è "I nostri tempi".


Segue la statistica parrocchiale di aprile


 
GIUGNO 1922
E' un po' lunga da leggere ma la terza parte di "Stille di Rugiada" ovvero il manuale del perfetto fedele ve la riproduciamo. Chi ne ha voglia legga le pagine di questo bon ton davvero interessante.

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Il capitolo titolato Fatti non chiacchiere racconta degli aiuti che la Chiesa cattolica invia in Russia, ai cristiani perseguitati che vivono in assoluta povertà. Ben cinque treni - spiega - sono partiti questo mese carichi di viveri e medicinali alla volta della Russia ai "figli affamati e malati . .".

 
AGOSTO 1922
Manca il numero di luglio. Quello di agosto si apre col primo saluto di don Angelo Perego, novello prevosto ai meratesi.
Prosegue la rubrica "Stille di Rugiada" questa volta incentrata sulla modalità di eseguire il segno della croce, spesso ". . . un rapido tramenio di braccia e di dita per cui il sacrosanto segno è parodiato in una ventatina intorno al viso analogo al gesto con cui se ne scacciano le mosche. . .".
Il Papa non muore: un bel racconto storico che viaggia a ritroso da Pio XI, pontefice in carica, il duecentosessantesimo.



Dopo il capitolo dedicato alla delinquenza minorile, con una nota intorno alla calunnia, un altro bel servizio da leggere riguarda le buone maniere. Anche in questo caso è una sorta di manuale che anticipa di quasi un secolo quello di Mario Silvano sulla tecnica di comunicazione.




OTTOBRE 1922
Incominciano le scuole ed ecco la pagina pubblicitaria della Cartoleria Briantea di Merate di fronte al Collegio Manzoni.


 
"Stille di Rugiada" questo mese di insegna la genuflessione, quando e come deve essere eseguita sia durante la messa sia nel corso di altre funzioni religiose.
La donna e la famiglia è il consueto pezzo sul ruolo femminile nella coppia e dentro casa.



NOVEMBRE 1922
Il 27 ottobre le camicie nere avevano marciato sulla capitale mentre le squadre di Italo Balbo occupavano con violenza sedi sindacali, sezioni di partito, municipi, associazioni cattoliche. Il 30 ottobre il re Vittorio Emanuele III diede a Benito Mussolini l'incarico di formare un nuovo governo.
Ma il Bollettino sembra ignorare tutto questo anche se pure Merate su teatro di violenze squadristiche FOTO PAG. 83 libro di Zappa.
Il titolo di apertura riguarda al solito le cerimonie di novembre; poi il consueto "Stille di Rugiada" questa volta dedicato a come stare in ginocchio, cioè la corretta postura a ginocchio, quindi un attacco alla scuola laica, quindi la statistica parrocchiale nati-morti.



DICEMBRE 1922
Buon natale il ricorrente augurio di prima pagina. "Stille di Rugiada" ci intrattiene sulla preghiera, nei luoghi di culto e fuori. Un pezzo è dedicato alla vita quotidiana del papa Pio XI
Nulla di politica, niente di storia contemporanea. La presa del potere da parte dei fascisti non sembra interessare il Bollettino della parrocchia di Merate nonostante anche in città si siano già create squadre che navigano attorno a via Fiori, nei pressi del Catenificio, dove nei mesi a venire si scateneranno durissimi scontri tra operai e camicie nere.

 
 
MERATE NELLE VECCHIE FOTOGRAFIE







16/continua

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