Merate: approvato il progetto definitivo per la riqualificazione energetica di museo e biblioteca

L'ingresso della biblioteca
Il comune di Merate ha approvato il progetto definitivo esecutivo per la riqualificazione energetica di biblioteca e museo civico nonchè delle aule attualmente occupate dalla banda musicale, con interventi sugli infissi esterni.
Il documento, a firma dell'architetto Giuseppe Cerrano, dopo una esaustiva relazione storica dell'edificio, passa a descrivere i lavori preventivati.

I serramenti, ormai datati e privi di guarnizioni, saranno sostituiti con altri analoghi agli esistenti in base alle indicazioni della Soprintendenza delle Belle Arti, saranno in legno, laccati di colore grigio ma con migliori prestazioni di tenuta. Saranno sostituite le persiane mantenendo però disegno e colore.

I serramenti dovranno essere conformi alla normativa in materia di contenimento dei consumi energetici. Saranno in abete lamellare, ad anta apribile o fissa, ancorati su telaio fisso. Sarà posta una tripla guarnizione perimetrale termica e acustica in neoprene, ci saranno cerniere a squadra angolare a doppia tazza incassate sui quattro angoli del telaio. Le maniglie saranno in cromo satinata e la verniciatura sarà effettuata in tre fasi con finitura a spruzzo.


Tale intervento si colloca all'interno di un progetto più ampio di rigenerazione urbana degli elementi pubblici, sostenuto anche da Regione Lombardia.
Per biblioteca e museo serviranno 351mila euro di cui 345mila finanziati . Alla stessa voce troviamo anche la riqualificazione di via Sala per 168mila euro, finanziata per 155mila euro sempre da regione.

RELAZIONE STORICO – DESCRITTIVA

L’attuale Scuola Secondaria di Primo Grado Collegio Manzoni (già Scuola Media) nasce all’inizio del XVII secolo dalla volontà dei coniugi Giovan Battista Riva e Anna Spoleti, che realizzano il primo corpo in aderenza alla Chiesa di S. Bartolomeo che lo stesso G.B. Riva aveva fatto erigere nel 1571.
Le prime notizie della costruzione del Collegio, da affidare ai Padri Somaschi, risalgono esattamente all’anno 1605, anno in cui il G.B. Riva riceve da Roma una lettera da cui emerge la preferenza dei Padri Somaschi a realizzare l’edificio a monte della Chiesa di S. Bartolomeo. Un ulteriore conferma della data di inizio dei lavori viene da una lettera scritta del Padre Cappuccino di Merate al Padre Procuratore Generale dei Chierici Regolari Somaschi dove si dice che nel 1605 “… già si è posta la prima pietra…”.
Sulla base di una serie di documenti – una lettera scritta dal Rettore P. Calvi al Padre Procuratore Generale del 1628, una relazione di tutte le case dell’Ordine fatta ad Innocenzo X nel 1650 e una del 1651 redatta dal Rettore sullo stato del Collegio – si può ipotizzare che la parte più antica del collegio sia costituita dal corpo di fabbrica che attualmente divide i due cortili realizzata in aderenza alla Chiesa perpendicolarmente al suo asse principale.
L’edificio è composto da due piani: il piano terra è costituito da un corridoio aperto lungo il quale si trova un appartamento di più locali mentre il piano superiore è adibito a dormitorio con 14 camere che danno su un corridoio centrale e la restante parte è adibita a granaio.
Dopo alcuni interventi di restauro, nel 1700 e nel 1703, l’ampliamento del nucleo originario inizia nel 1704 su iniziativa di Padre Marcantonio Bossi. Viene realizzato il piano terra del braccio lungo l’attuale via Collegio Manzoni, da entrambe le parti rispetto all’ala originaria, e nel 1712 viene sopralzato. I lavori saranno conclusi intorno al 1727.
Nel 1761 viene realizzato lo scalone con un massiccio parapetto in pietra e con il soffitto affrescato, tutt’oggi visibile, che dal porticato più antico conduce alla parte superiore della stessa ala.
Nel 1767 il preposto Don Carlo del Conte, a causa del continuo aumento del numero dei convittori, inizia la costruzione di una nuova camerata che si può individuare nel corpo di fabbrica che determina la chiusura del cortile antico, congiungendo con un edificio a L l’ala originaria con il corpo di inizio secolo, prospettante sulla via Collegio Manzoni.
Nel 1780 si inizia un nuovo braccio di fabbrica ubicato dietro l’abside della Chiesa e perpendicolare all’edificio più antico.
Nel 1810 Napoleone ordina la soppressione degli Ordini Religiosi e la requisizione di tutti i loro beni.
Il Collegio, dopo essere stato di proprietà della Cassa di Ammortizzazione del Monte Napoleone, nel 1812 viene acquistato dal Comune di Merate che lo assegna in affitto ancora ai religiosi anche se non più tutti Somaschi.
Nel 1886 è sistemata e trasformata l’ala a ovest del cortile antico al piano terra, fino ad allora adibita a rustico e legnaia, per adattarla a ospitare l’asilo e le scuole Comunali.
Analoga trasformazione viene realizzata nel 1888, con progetto a firma dell’ing. Bonomi, riguardante la legnaia ubicata dietro la Chiesa, verso il giardino.
Sempre l’ing. Bonomi, nello stesso anno, firma il progetto di ristrutturazione e sopralzo del corpo in fregio all’attuale via Collegio Manzoni.
Nel 1891 viene costruita la palestra con il soprastante dormitorio e si realizza anche il porticato che collega la palestra con il vecchio Collegio.
Nel 1905 viene realizzato il piano terra della parte terminale dell’ala situata dietro la Chiesa, verso il giardino, di fronte alla palestra nel cortile nuovo.
Nel 1922, su progetto dell’ing. Lavezzari, viene sopralzato il porticato al piano terra, di collegamento tra la palestra e il Collegio realizzato nel 1891, ricavando così ricavata una nuova camerate con relativi servizi.
Nel 1967, su progetto dell’ing. Comotti, viene sistemato ad aule scolastiche il piano soprastante la palestra e l’ex presidenza e segreteria dell’Istituto Parini.
Con lo stesso progetto si amplia e si adegua nuovamente il corpo di fabbrica a nord del cortile antico in fregio alla via Collegio Manzoni, destinandola ad aule e segretaria della Scuola Media Inferiore (oggi Scuola Secondaria di Primo Grado).
Nel 1976 viene sopralzato, su progetto dell’Ufficio Tecnico del Comune di Merate, il corpo di fabbrica a un piano realizzato nel 1905 e viene destinato ad aule scolastiche, per far fronte al crescente numero di studenti meratesi.
Infine a metà degli anni ’80 si registra un intervento di sistemazione della copertura dell’ala originaria.
L’edificio è sottoposto a vincolo di tutela a norma del D. L.vo 22 gennaio 2004 n. 42 – Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

S.V.
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