Merate: edicola, il sondaggio del sindaco e la posizione del gestore. Chi è più credibile?

Normalmente il produttore non acquista la propria merce dal rivenditore. Ma l'eccezione fa la regola e, con la cortese complicità dell'edicolante siamo entrati in possesso di un giornale cartaceo grazie al quale abbiamo appreso che l'illustre signor sindaco, notoriamente detentore di competenze multiple, è anche un esperto di commercio di articoli di stampa, gadget e affini. Al punto da garantire che l'edicola al centro di piazza Prinetti otterrà brillanti risultati. E se invece succederà il contrario, pazienza. La frase esatta suona così: "Il tempo dirà se abbiamo ragione oppure no". E in questo secondo caso l'edicola chiuderà e il centro resterà senza l'unico servizio stampa. Non male come programmazione. Tipo un testa o croce oppure pari o dispari. O se preferite, o la va o la spacca.

Non è il solo, certo. La sua maggioranza a partire dal vice sindaco, la pensa più o meno allo stesso modo con la sola eccezione di Paolo Centemero che, opportunamente, ha sollevato in commissione il dubbio se l'aumento della quota stradale a livello dei due dossi esistenti tra il bar e la banca possa rischiare di favorire accelerazioni, cioè l'esatto contrario della sicurezza che si va cercando.

Tuttavia il signor sindaco ha svolto un sondaggio in piazza. Già temiamo di intuire dove, come, quando e con chi. E l'esito è stato favorevole allo spostamento dell'edicola in piazza Prinetti, dove stava un tempo quando però non c'era la ZTL e l'area era ricca di parcheggi. L'esatto contrario del nostro sondaggio che ha coinvolto quasi seicento meratesi il cui esito è stato netto: il 70% vuole che l'edicola resti in piazza degli Eroi.

 

Il sindaco Massimo Panzeri

Qualcosa non torna e, tuttavia, sbaglia il signor sindaco e sbagliamo noi: l'unico titolato a esprimersi con cognizione di causa è l'edicolante. Perché è l'unico che conosce le dinamiche di quel lavoro certamente particolare e oggi difficoltoso a causa del crollo delle vendite dei giornali. Se l'edicolante dichiara di temere una ulteriore contrazione delle vendite a causa dello spostamento, col rischio di una chiusura dell'attività, allora una Giunta comunale consapevole ( e umile) cerca con l'edicolante stesso la soluzione migliore. Che non è piazza Prinetti.

La ragione è alla portata di qualunque media intelligenza: tutto il traffico che scende dalla fascia nord della città dovrebbe raggiungere il centro da via Manzoni dato che l'area centrale è a traffico limitato. Ma via Manzoni è chiusa il sabato e la domenica e da lunedì a venerdì, da settembre a giugno, pure dalle 7.30 alle 8.30 per la scuola. Proprio l'orario di punta delle vendite.

L'edicolante Walter Lavezzari

Nella nostra posizione possiamo soltanto richiamare l'attenzione della Giunta sui risultati del sondaggio, svolto con tutti i sacri crismi dei programmi preconfezionati, quindi non "bucabili" e consigliare un franco colloquio con l'edicolante. E, se proprio ci dobbiamo esprimere diciamo: lasciate l'edicola dov'è ora, semmai spostata leggermente più all'interno ma con 2-3 parcheggi per la fermata rapida, il pit-stop come usa dire oggi.

Merate centro non perderà un prezioso servizio - detto da noi ha ancora più valore - senza compromettere la bellezza e la sicurezza della piazza centrale dopo l'intervento di riqualificazione.

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