Sartirana: aggiudicato all'asta per 412mila € "Palazzo Reale" Valore peritale 1,5 milioni.Destinazione (per ora) residenziale
Il 9 agosto alla società immobiliare Moave di cui il titolare è il signor Gandini, già presidente di Villa dei Cedri o meglio già socio de "il Biffo" immobiliare, ha ricevuto la pec di conferma dell'aggiudicazione all'asta, bandita presso il tribunale si Lecco, lo scorso 28 luglio di Palazzo o Ca' Reale o ex villa Barbò, già di proprietà dell'Immobiliare Sassella Srl dichiarata fallita il 13 giugno 2014.
Palazzo Reale oggi e in una foto d'epoca
L'l'immobile sito a Sartirana di Merate, in Via Volta 8 è stato abitato da molte famiglie sino alla fine degli anni 80, primi anni '90. E' passato di mano di alcune società immobiliari fino all'ultima, la Sassella di Merate, appunto, fallita a seguito di un indebitamento insostenibile con i mezzi e il patrimonio societario.
La proprietà si estende su una superficie complessiva di 6.200 mq. con una superficie commerciale utile di 2.701,50 mq. Complessivamente il progetto prevedeva 15 unità immobiliari residenziali di cui 4 al piano terra, 2 al piano primo e 2 al piano secondo nonchè sette duplex di cui 4 a piano terra e piano primo e 3 a piano primo con accessori a piano sottotetto, oltre alla realizzazione a piano interrato di 23 box di cui 18 singoli e 5 doppi.
Uno scorcio del lago e a destra l'immobile
Il valore di perizia ammontava a 1.527.022,90 ridotto già del 15% rispetto la valore peritale di 1.796.497,50 euro. La prima asta fu indetta il 4 luglio 2019 con offerta minima pari a 658.315,50 euro. L'immobile era stato quindi oggetto di attenzioni da diversi imprenditori locali. Ma solo all'ottavo esperimento, indetto il 28 luglio scorso l'immobile è stato aggiudicato a 412.500,00 euro in via diretta essendo in gara un solo offerente..
Come dicevamo, dopo la partecipazione all'asta sono trascorsi i 10 giorni prima dell'assegnazione definitiva. Dovranno ora passare altri 60 giorni, in regime di sospensiva, per un eventuale interessamento sia del Ministero dei Beni Culturali che di enti pubblici, quali ad esempio la Provincia oppure il Comune stesso. Di sicuro ci sarà l'interessamento della Soprintendenza che già aveva effettuato sopralluoghi all'inizio dei primi lavori di ristrutturazione, poi interrotti. Il fabbricato si può dividere in due parti: la prima, la più antica disposta su tre piani a L risalente al tardo seicento; in questa porzione è ubicata la cosiddetta "sala degli affreschi" (di qui l'interessamento della Soprintendenza=, la seconda posta in adiacenza, disposta su due piani, è risalente ai primi dell'ottocento. Trascorsi i 60 giorni senza interventi terzi l'assegnazione diventerà definitiva.
Alcune foto storiche di vita quotidiana nei pressi di Palazzo Reale
A quel punto l'Immobiliare della famiglia Gandini deciderà cosa fare del palazzo. La decisione - confermano i proprietari - sarà presa tra gennaio-febbraio 2023. Al momento, l'attuale Piano di Governo del Territorio (PGT) vigente, prevede soltanto la destinazione residenziale. Quindi come da progettazione originaria, alloggi da vendere o affittare . Si esclude una nuova Rsa. La Proprietà, sentita durante un sopralluogo si augura che ci sia una maggiore pulizia intorno al laghetto. "Ci sono tante riserve analoghe in Italia - dice il professionista che indubbiamente ha esperienza in materia - ma normalmente sono ben tenute, aperte ai cittadini e con il taglio regolare dei canneti in modo che ci sia ossigeno nelle acque e una vista decorosa. Siamo comunque soddisfatti dell'acquisto di questo immobile; vediamo con la variante di PGT in corso che cosa si potrà fare. Per ora non possiamo che attendere il periodo imposto dalla legge e intanto si lavorerà su diverse idee allo scopo di riportare in auge quello che un tempo era questo antico palazzo già casa dei Gesuiti".
Il palazzo originale risalente al XVII secolo fu costruito come villa di campagna di una famiglia nobile, fino ai primo del 900 la forma a pianta rettangolare resta immutata; negli ultimi anni con i cambi di proprietà si è modificata anche la struttura a seguito dei frazionamenti. Ora una parte è stata ristrutturata ed è abitata mentre l'ala a est versa in pessime condizioni, con gran parte del tetto scoperto, mentre le finestre risultano complessivamente riquadrate e definite in parte dotate di falsitelai e davanzale. Nessun lavoro è stato iniziato per quanto riguarda la rimessa interrata.