Mandic, Panzeri: non conosco la causa delle dimissioni di Del Boca, ma non si confonda la propaganda politica con i reali problemi

Massimo Panzeri e Letizia Moratti
Il settimanale cittadino, magari inconsapevolmente, ci offre spettacolari conferme alle tesi che in solitaria andiamo sostenendo da tempo. Accade spesso perché a differenza nostra ama offrire il microfono ai potenti o presunti tali, siano essi sindaci o consiglieri regionali. Però non approfitta delle risposte che ottiene.

Per esempio noi abbiamo sempre sostenuto che il Sindaco di Merate mai si sia interessato davvero alle sorti del San Leopoldo Mandic. E lui, invece, a sostenere il contrario.

Sull'ultimo numero - come ogni settimana - la collega concede a Massimo Panzeri il diritto di replica (a una critica che il giornale di cui è parte importante mai ha mosso).

La risposta di Panzeri la dice tutta: "Non intendo commentare le recenti dimissioni del Primario di Ostetricia e della sua collaboratrice perché non conosco a fondo la questione e quindi le motivazioni che hanno portato a questo gesto".

Capito? Lui non conosce le motivazioni, quindi in tutti questi anni, mai ha dedicato qualche minuto a scambiare due parole col dottor Gregorio Del Boca o con la dottoressa Anna Biffi. Eppure le condizioni di lavoro nella Unita operativa Complessa, sono note praticamente a tutti.

Ma chi sostiene (noi) che in qualità di titolare della delega (inesistente) alla sanità abbia posto il partito di appartenenza (la Lega) davanti agli interessi dell'ospedale pubblico, è in malafede.

Sì magari quando venti sindaci su proposta di Stefano Motta di Calco hanno tentato di ". . . fare nostre cioè di istituzionalizzare in un rapporto dettagliato le gravi ed oggettive mancanze organizzative ed operative segnalate dal Comitato e inviare il documento all'Assessore Regionale sottoscritto da tutti i sindaci" cioè il minimo sindacale di fronte a quanto avevano relazionato i rappresentanti del Comitato di difesa del Mandic, quindi non opinioni ma dati oggettivi, risulta che sia stato proprio Massimo Panzeri a mettersi di traverso gridando alla propaganda politica in una fase ormai preelettorale.

 

E forse proprio a causa di questa ferma presa di posizione i sindaci riuniti in conferenza hanno ripiegato su un comunicato a dir poco pietoso e indegno dell'alto valore dell'organismo: una semplice richiesta di colloquio (chissà quando) per conoscere i contenuti del Piano organizzativo Aziendale Strategico (vedi delibera dell'ASST nr. 455 del 15 giugno 2022, basta leggere lì, signori sindaci, trovate tutto senza dover andare in allegra brigata a Milano).

 

Ma attenzione: semmai sarete ricevuti da sua altezza Letizia Moratti - come dice il nostro borgomastro - non confondete i problemi con la propaganda.

Sia mai......!

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