Un cesareo di urgenza 34 anni fa...

Parlando di ospedale,di Mandic, di cesareo cioè di parti con cesareo urgenti,  racconto un po' la mia esperienza. 34 anni fa un cesareo di urgenza la notte del 19 marzo. Un cesareo previsto per la mattina del 19 marzo, dopo una ecografia il 18 marzo e nonostante  un ricovero di 3 giorni ai primi di marzo  (dal 3 al 6!) per gestosi con rischio vero sia per me che per mio figlio di morte.  Ogni giorno, dopo essere stata dimessa dal ricovero, il classico monitoraggio. I giorni passavano e il 10 marzo, giorno del "termine" era trascorso. Il bambino " è  grosso" , mi dicevano ...Le "acque", cioè il liquido amniotico,  non bellissime e se non fosse stato per il radiologo dottor Zocchi, sarei andata avanti con i monitoraggi sino al parto naturale  abbastanza improbabile  chissà fino a quando....nasceva di 10 mesi non di 9!! Dopo il suo intervento con alzata di voce e incazzatura, con i vecchi ginecologi  del Mandic, la programmazione per il giorno successivo del cesareo. Per essere precisa il 18 marzo ultima ecografia e richiesta del dottor Zocchi di un cesareo la mattina seguente perché non c'era molto da aspettare.  La notte le contrazioni e all'arrivo in ospedale la rottura delle "acque". Io  ero molto felice  e pensavo che forse avrei partorito naturalmente invece la pressione arteriosa,  oltre i 200, hanno messo in allarme tutti e  fatto correre i medici alle 2 di notte. Salvi entrambi ma il bimbo ipotonico,  cicciottello (oltre i 4 kg!)con  quegli aghi nella piccola testolina. Io nel reparto vecchio  del corpo "C" stesa nel letto con  i miei 13 punti e mio figlio in neonatologia.   Non potevo vederlo perché provata dall'anestesia totale, non riuscivo ad alzarmi e lui sotto con freno ecc. Nessuno che me lo portava in camera e solo il 20 marzo verso sera, mi hanno accompagnata con la carrozzella a vedere il mio bimbo per la prima volta. "Che bello, è  una mela tonda, bello sei bellissimo". Se avessero programmato  il cesareo subito durante il primo ricovero per gestosi,   sarebbe stato meglio ed  avrei evitato che poi la mia pressione arteriosa mi costringesse  negli anni a rimanere sotto controllo  periodicamente dal cardiologo  per poi iniziare la cura da ipertesa .    12anni fa mia nipote nasce.  È  podalica e  la mamma è  seguita dal dottor Del Boca e dalla dottoressa Biffi    Nei primi mesi esami a Pavia per esami del sangue che davano valori non proprio belli.  Si continua con controlli periodici poi la febbre alla mamma ma nessuno ha voluto programmare il cesareo che solo dopo il ricovero di 5 gg è  stato necessario per il liquido amniotico scuro, oltre  alla posizione podalica, e la febbre della mamma.  Non si poteva aspettare il termine del mese successivo, cioè il 10 agosto.  Cesareo non  programmato, sia chiaro , ma necessario. La  febbre persisteva,  il liquido era  poco e scuro,  e questo avrebbe messo a rischio l'arrivo della principessa. Medici professionali ma anche molto umani. Una madre e un padre giovani seguiti davvero con  pazienza,con costanza e tanto amore. Se non ci fossero stati loro, non so come sarebbe finita questa gravidanza , invece il 14 luglio tutto è  andato nel migliore dei modi. Anestesia con epidurale,  il papà fuori dalla sala operatoria emozionato,  la mamma tranquilla nelle mani di due grandi  medici  e nasce la bellissima bimba. Piccola ma sana.  Bisogna guardare dentro le persone e non fermarsi all' invidia o l'antipatia oppure alla "battuta" che a volte viene farra anche per sdrammatizzare.  Io ho avuto una esperienza , se vogliamo , non bellissima ma sono stata comunque seguita , forse il cesareo non erano di routine ma, grazie al dottor Zocchi,  meglio un cesareo che perdere la vita o vedere un figlio che non piange quando nasce perché si è  aspettato troppo.....e vedere piangere i genitori  
Come vorrei che sia il dottor Del Boca che la dottoressa  Biffi potessero rimanere al Mandic .
Sia la regione che la direzione, dovrebbero capire l'importante di chi lavora molto e che   fa questo lavoro  come missione, con amore e non come fosse in ufficio a scrivere lettere o controllare se i conti tornano.  Non ci sono orari se valutiamo  con lucidità che qui si parla di salute .
Luisa
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