Calogero (Comitato Civico Ambiente): i pesci di san Rocco a Sartirana? Una improvvisazione che mi fa paura

Elena Calogero
"Reduci da tanti disastri fatti con leggerezza, magari anche in buona fede, di immettere fauna ittica non appropriata nel lago di Sartirana con danni importanti di cui ancora oggi si vedono le conseguenze, ho mandato una PEC in Regione e agli uffici comunali dicendo di non prendere una decisione senza avere consultato persone esperte sul tema. In questo caso se ci fosse stato un comitato tecnico scientifico una risposta certa sarebbe arrivata". Elena Calogero del Comitato Civico Ambiente ha così motivato la presa di posizione circa l'intenzione dell'assessorato all'ambiente guidato da Fabio Tamandi di "prelevare" la fauna ittica presente nel lago di san Rocco per salvarla da morte certa data la persistente siccità e la carenza d'acqua che ormai lo sta "restringendo" sempre di più.
"Quali sono i pesci che ci sono nello specchi d'acqua? Sono autoctoni? Possono convivere con la fauna di Sartirana?" si è chiesta la Calogero, partendo dall'assunto che l'intenzione è quella di trasferirli appunto nella riserva "Ho fatto questa segnalazione perchè pensando magari di fare una cosa giusta si rischia invece di fare un danno ambientale mettendo ancora più a rischio la fauna presente a Sartirana".

Sull'alternativa che il comitato civico propone all'assessore, in un momento di emergenza come quello attuale, questa la risposta. "Non sta a me dare la soluzione. A noi preoccupa come viene gestita questa operazione. Bisognava avere già da tempo il comitato tecnico scientifico che si sarebbe espresso dando le opportune indicazioni. Adesso si stanno pagando gli errori del passato. Noi quello che possiamo fare è suonare dei campanelli di allarme. Chi si prende ora la responsabilità di dire che non c'è un pesce che portato da san Rocco a Sartirana non possa compromettere l'equilibrio di quello che è un sito naturale. Questa improvvisazione mi fa paura. Si prendono iniziative per trovare soluzioni quando il guaio è molto avanzato. La siccità persistente da mesi avrebbe dovuto far suonare il campanello di allarme e invece si è pensato ai fuochi, alla riserva aperta o chiusa e non a questo...".

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