Mandic: mentre la situazione precipita i sindaci chiedono in tono sommesso un incontro per conoscere il piano aziendale

Daniele Villa, Filippoi Galbiati, Ave Pirovano, Massimo Panzeri e Paolo Brivio

Ben 25 sindaci del distretto meratese-casatese, riuniti in una seduta fiume per discutere dei problemi dell'ospedale di Merate hanno partorito un testo talmente coraggioso da far passare don Abbondio per Ken il guerriero. Non ci sono molte parole per commentare questa iniziativa di cui uno per uno questi sindaci si dovrebbero vergognare agli occhi dei cittadini che ogni giorno subiscono disservizi, assenze, ritardi, file estenuanti. L'esempio dei sindaci della Valtellina che hanno preteso la testa del direttore generale per alcune chiusure a Sondalo non sfiora minimamente i magnifici cinque, evidentemente ognuno per ragioni diverse preoccupato di non disturbare troppo i vertici regionali e i consiglieri di riferimento.
Il Poas (piano organizzativo strategico aziendale) peraltro è già stato approvato a giugno dalla direzione strategica di asst e ora è in regione per la definitiva ratifica. Chiederne ora di conoscerne i contenuti è un po' tardi, dato che la regione a settembre lo licenzierà in via definitiva. Una richiesta del genere avrebbe avuto un senso se avanzata prima dell'approvazione del piano da parte dell'azienda ospedaliera.

Ecco il testo, ciascun lettore si faccia la propria opinione di questi cinque personaggi.

 

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