Merate: Nathalie Brambilla ostetrica volontaria in Africa e la raccolta fondi per aiutare i bambini prematuri e le loro mamme
Nathalie Brambilla, 23 anni di Merate
L'impatto con l'ospedale St. Joseph Hospital di Ikelu l'ha segnata profondamente."Pensavo di stare in sala parto" ha raccontato "e invece mi sono trovata a lavorare principalmente in sala operatoria dato che si tratta perlopiù di interventi cesarei. Ci sono moltissimi nati prematuri e le mamme sono in sofferenza. Sono diffuse le sepsi e le infezioni: il personale è scarso e poco informato, le stesse donne non hanno nozioni base di igiene, i bambini nascono malnutriti e la situazione generale è di povertà, con cure che le famiglie non possono permettersi".
Una quadro all'estremo di quello che la giovane, la cui famiglia risiede a Merate, che ha frequentato medie e elementari in città, le superiori al Maria Ausiliatrice di Lecco e l'università a Bologna, si aspettava di trovare. O meglio un'idea se l'era fatta ma la realtà è stata molto più cruda.
"Ho deciso allora di attivare una raccolta fondi per sostenere due iniziative" ha spiegato "uno è il progetto prematuri già avviato da due colleghe che va a sostenere le spese del ricovero della madre e del bambino. Per i prematuri nati sotto il chilo e mezzo, i costi sono a carico del progetto. E poi una parte dei soldi raccolti andranno per l'acquisto di disinfettanti, guanti, materiale sterile perchè l'igiene è fondamentale e ho constatato quanto sia carente. Il sogno poi sarebbe di poter contribuire anche all'assunzione di una persona che si occupi dell'igiene del neonato e della sua mamma".
Per fare questo Nathalie si è appoggiata alla celebre piattaforma "gofundme" e per ora ha raggiunto quota 1.225 euro, una cifra che spera naturalmente di poter rimpolpare giorno dopo giorno.
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