In risposta all cortese lettore di reddito medio-basso

Gentilissimo e non meglio identificabile lettore (mi piacerebbe conoscerla meglio, visto che scrive anche usando il plurale) , intanto la ringrazio per la sua accorata e stimolante lettera che mi consente, rispondendo a lei, di esprimere meglio il mio pensiero in ordine alle sue apprezzate considerazioni.
Intanto non sono un dottore ma un semplice cittadino in ricerca di quel poco di giusto che sembra ancora esserci in questa martoriata società.
Semmai sono un "paziente" da vari punti di vista che, confrontandosi con altri, cerca di contribuire ad individuare, senza supponenza ma con schiettezza, qualche possibile linea di miglioramento, ben cosciente che la verità in ordine alle questioni sia locali che nazionali che globali, spesso intimamente connesse tra loro, non la possiede nessuno ma la si debba ricercare insieme.
Proprio per questo non mi interessa tanto il saper scrivere più o meno bene, quanto il farmi comprendere bene su alcune, penso non solo mie, idee forza (su giustizia, legalità, onestà, responsabilità ...diritti ma anche soprattutto doveri) che in un mondo normale dovrebbero essere altrettanto normali ma che oggi, con questo mondo che gira a rovescio, appaiono perlomeno controcorrente.
Caro signore, lei con delicata e rispettosa schiettezza, mi incoraggia da una parte a continuare e dall'altra ad usare un linguaggio più accessibile.
Mi creda non è da oggi che mi sforzo di tradurre in pratica considerazioni simili alle sue anche se, riconoscerà anche lei, è comunque difficile trovare un punto di equilibrio tra il superficiale sintetico slogan e l'eccesso argomentativo e soprattutto dare sostanza al tentativo di rendere più decifrabili certe contraddizioni di questo sistema, spesso veicolate da interessate contorsioni mediatiche che presuppongono conoscenze pregresse non facilmente semplificabili.
Eppoi, mi raccomando, non si butti troppo giù perché dal suo stesso scritto traspare, anche con l'uso di termini poco frequenti come quel "basico'"applicato al linguaggio, una non certo limitata cultura espressiva.
Comunque, ringraziandola anche per il suo plurimo sforzo di comprensione, cercherò anch'io di ulteriormente applicarmi contando sul dialogo anche di merito, sia sulle modalità che sui contenuti, con lei come con altri interessati lettori.
Del resto io stesso come cittadino comune non ho mai rinunciato ad approfondire e confrontarmi sulle questioni del nostro vivere, ben sapendo che spesso richiede fatica. Molto più facile, come fanno molti lamentandosi di tutto, stare in superficie o seguire l'onda maggioritaria.
Atteggiamento, quello sopra indicato, che ritengo sia il modo più giusto per esprimere la nostra cittadinanza attiva che fa della consapevolezza una delle componenti che maggiormente danno sostanza ad una reale Democrazia. Ben al di là di come ognuno la può legittimamente pensare sulle varie questioni, a partire da quelle più importanti per la Collettività.
Un grazie ancora e un caro saluto.
Germano Bosisio
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