Mondonico: Galbusera torna sul sottopassaggio
Mi sono dichiarato allibito e insoddisfatto delle risposte del Sindaco nel Consiglio Comunale del 08.07.22 dove sono stato inoltre tacciato di superficialità per non aver controllato con precisione le fonti. Conseguentemente, come da lui sollecitato, indico i nomi dei cittadini olgiatesi che hanno assistito al dietro front dell'ambulanza intervenuta nella frazione due mesi or sono:
Manlio Magni, residente a Mondonico
Irene Castelli, residente a Mondonico
Giovanni Carlo Colombo, residente a Mondonico
Luigi Maggi, residente a Olcellera
Rosanna Ghezzi residente a Olcellera.
Le persone sopracitate con la loro testimonianza smentiscono la versione dell'autista dell'ambulanza del S. Nicolò, che in quella occasione, dopo aver terminato un intervento in codice verde in via Gola, si accingeva a fare ritorno; giunto al punto critico, si era trovato in difficoltà nel passare sotto il "Portone" e quindi aveva effettuato delle manovre per ritornare sui propri passi. Il gruppo dei cinque testimoni che proveniva da una passeggiata, avendo assistito all'inversione di marcia, ha interpellato l'autista, il quale ha dichiarato che l'inversione era stata fatta perché il passaggio dal "Portone"era troppo stretto.
Con ciò non si vuole aprire un confronto diretto con l'autista in questione per stabilire alcunché: i cittadini che si sono rivolti al sottoscritto volevano solo evidenziare la criticità della situazione. Se esiste un passaggio di per sé difficoltoso, perché peggiorare la viabilità ponendo dei paletti che restringono ulteriormente la carreggiata? Se invece del rientro da un servizio di routine ci fosse stato un intervento di soccorso in codice rosso, dove anche i secondi sono preziosi, cosa sarebbe potuto accadere?
Un altro cittadino, che vuole maggiore riservatezza ma si è reso disponibile ad incontrare il Sindaco in Municipio, è testimone diretto del cambio di percorso di un' ambulanza sempre per evitare quel passaggio.
Mi chiedo: se un cittadino o un gruppo di cittadini segnalano un problema, cui il sottoscritto ha fatto da portavoce, perché il Sindaco non ne tiene conto? Vorrei inoltre far notare che, a seguito della notizia apparsa su un quotidiano locale online, in pochi giorni ci sono stati una serie di messaggi di residenti a Mondonico che hanno criticato in modo garbato l'operato del Sindaco in questa vicenda e sottolineo che Mondonico non è una metropoli, perciò la quantità delle segnalazioni dovrebbe far riflettere, o no?
Se però il Sindaco è sicuro del fatto suo, chiedo che dichiari per iscritto che i paletti segnaletici installati non intralciano il transito di qualsiasi mezzo di pronto soccorso, sia esso ospedaliero o di protezione civile o dei vigili del fuoco e che si assuma tutte le responsabilità civili, penali e morali derivanti da tale dichiarazione.
Un'ultima considerazione: osservando i paletti più da vicino, è evidente che più di un automobilista li ha urtati danneggiando anche la propria auto e che quindi il passaggio non è agevole come si vuole sostenere.
(paletti segnaletici oggetto della diatriba installati a monte e valle dell’Arco a Mondonico)
(paletti segnaletici a monte dell’Arco di Mondonico)
Per rispondere poi alle osservazioni relative all'esistenza di una telecamera privata che inquadra il tratto di strada sotto il "Portone", il proprietario dovrebbe dimostrare che le inquadrature non vanno a ledere la privacy delle persone di passaggio. Dovrebbe dimostrare di avere tutte le credenziali fornite dal servizio di controllo del Garante della privacy.
Non mi posso fidare di una risposta scritta, ma vorrei vedere la documentazione in possesso del proprietario della telecamera.
Come si può evincere dalle fotografie e dalla posizione in cui la telecamera è installata, ogni persona che transita viene costantemente inquadrata!
(posizione telecamera che inquadra il passaggio sotto l’Arco di Mondonico)
(dettaglio telecamera in oggetto)
Io non vorrei essere sempre ripreso dalla telecamera di un mio vicino, simpatico o antipatico che sia!
Per concludere, vorrei ribadire che un'Amministrazione Comunale non può farsi carico delle richieste di un singolo cittadino, che vanno a incidere sulla intera comunità sia a livello economico sia per la tutela della privacy. Perché il Comune deve spendere i soldi dei contribuenti per accontentare un cittadino che è già in possesso di ogni mezzo tecnico, assicurativo e quindi giuridico in grado di tutelarlo?
Perché un Sindaco, che teme di ricevere una denuncia da parte di questo proprietario (parole del Sindaco in Consiglio Comunale) rinuncia a far valere le ragioni di una intera comunità? Di norma, se un automezzo danneggia una proprietà privata, l'assicurazione dell'automezzo rimborsa i danni. Cosa c'entra il Comune; tanto più che è tutelato dal fatto di aver installato in precedenza e da molto tempo ormai, altri cartelli a monte e valle che segnalano la strettoia?
Questa è la mia replica alla incredibile risposta del Sindaco su questo argomento.
Spero che saranno i cittadini a poterne trarre le dovute conclusioni.
Pierantonio Galbusera