Unione, Panzeri a Santa Maria: ''rispetto il recesso, ma come intendete procedere?''

Il Comune di La Valletta Brianza rispetta la scelta di Santa Maria Hoé - di recidere parzialmente e unilateralmente con alcune funzioni dalla convenzione in essere con La Valletta Brianza per il conferimento di tutte le funzioni comunali all'Unione (clicca QUI) - ma è preoccupato riguardo a come (e entro quando) verrà attuato tutto ciò che deriva da questa deliberazione. È questo, in sintesi, ciò che emerso dal consiglio dell'Unione dei Comuni Lombarda della Valletta tenutosi nella serata di venerdì 29 luglio, consiglio segnato dall'assenza del sindaco di Santa Maria Hoè Efrem Brambilla, del vicesindaco Daniel Fumagalli e dell'assessore Valentino Scalambra. L'unico portavoce di Santa Maria che si è presentato è stato il consigliere Massimiliano Nessi, tra le cui deleghe c'è anche quella ai rapporti con l'Unione. 

Brambilla e colleghi non erano malati né si sono dimenticati dell'appuntamento, visto anche che due ore prima dell'appuntamento hanno preso parte al consiglio di Santa Maria Hoé. La scelta di non presentarsi - ci ha spiegato il sindaco Brambilla - è stata voluta: "Abbiamo deciso di farci rappresentare unicamente dal consigliere Nessi perché in questo momento è importante avere il più possibile una voce univoca per tutta la nostra componente e perché non deve assolutamente passare il messaggio sbagliato che il processo in corso nasca da una rivalità personale tra i 2 sindaci, ma si tratta di una scelta in cui l'intera amministrazione comunale di Santa Maria Hoè crede". Lo stesso Nessi l'ha spiegato al presidente dell'Unione nonché sindaco di La Valletta Brianza Marco Panzeri, che durante il consiglio che gli ha detto: "Il tuo sindaco ha perso un'occasione a non essere qui stasera". 

 


Oltre al consiglio di Santa Maria, prima di quello dell'Unione della Valletta si è tenuto anche quello di La Valletta Brianza e durante la presa d'atto della decisione di Santa Maria Hoé, Panzeri ha fatto presente che circa un terzo della spesa dell'Unione (che ammonta a più o meno a 3,8 milioni di euro) continuerà a essere ancora gestito insieme dai due comuni: ovvero all'incirca 1,8 milioni di euro.

Panzeri ha detto di ritenere rischiosa per i cittadini di entrambi gli enti la scelta di Santa Maria Hoé di riprendersi alcune funzioni, e ha definito questa scelta "l'unica causa della riduzione delle risorse economiche provenienti dai contributi statali e regionali a sostegno delle spese per erogazione dei servizi sia della comunità di La Valletta che Santa Maria Hoé dal 1 gennaio prossimo". In merito alle cifre, ha aggiunto: "Vedremo quanti saranno, visto che qui nessuno ha studiato nulla". 

Prima di concludere La Valletta ha approvato anche il primo atto di indirizzo conseguente alla deliberazione di Santa Maria Hoé: "Avendo Santa Maria disfato gli uffici dell'Unione e ricondotto tutto il personale nei propri uffici - ha detto il presidente Panzeri - faremo anche noi la stessa cosa. La Valletta ha confermato il conferimento delle funzioni, usando lo strumento del ‘comando', ricomanderemo tutto il personale all'Unione per poter esercitare tutte le funzioni di La Valletta e tutte le funzioni proprie dell'Unione."

Tutte le sue perplessità sul "modus operandi" dei vicini di casa La Valletta le ha riproposte durante il consiglio dell'Unione al consigliere Nessi. 
Nel corso della seduta è stato presentato e approvato il Documento Unico di Programmazione, definito da Panzeri "un documento vuoto" per mancanza di volontà politica; è stata approvata la presa d'atto della decisione di Santa Maria Hoè e infine l'atto di indirizzo alla giunta e alla struttura organizzativa dell'Unione finalizzato all'attuazione del recesso parziale unilaterale deliberato da Santa Maria Hoè. 

 

Approvando questo ultimo documento, l'Unione ha preso atto "dell'inesistenza di un organico documento di analisi e di uno strumento di pianificazione/attuazione allegato alla deliberazione del di Santa Maria Hoè che, per ogni funzione e per ogni servizio, abbia preventivamente valutato, pesato e pianificato il percorso da seguire per l'attuazione del recesso periziale unilaterale approvato". 

In secondo luogo il documento "vista la complessità del passaggio riorganizzativo imposto da Santa Maria Hoè e nella totale insussistenza di uno studio preventivo di attuazione" ha dettato dei tempi per la fase organizzativa, ad esempio il fatto che entro la fine di ottobre i comuni associati dovranno comunicare all'Unione le risorse umane che verranno conferite dal 1 gennaio, oppure il fatto che entro la fine di novembre dovranno essere approvati i bilanci di previsione. 

È scaturito quindi il dibattito, durante il quale il consigliere Nessi, solo al fronte, ha chiesto qual è il senso di conferire all'Unione delle funzioni che verrebbero utilizzate solo da La Valletta e ha ribadito che la pianificazione in merito a tutto ciò che sarà necessario fare a seguito della loro decisione di recedere da alcune funzioni è stata fatta. A tal riguardo Panzeri, ha risposto: "Se avete fatto degli studi, tirateli fuori". Sempre in merito alla documentazione relativa alla delibera, Panzeri ha detto: "Ti sembra normale che il sottoscritto abbia dovuto fare l'accesso agli atti per leggere i pareri dei revisori e del segretario in merito alla vostra deliberazione?" 

Nessi è tornato a bomba quindi sulla goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha spinto Santa Maria Hoè a prendere questa decisione: "Il problema di base è che quando abbiamo istituito una Commissione speciale finalizzata a definire la nuova convenzione tra i due enti, durante la discussione la proposta di La Valletta è stata quella di implementare una fusione. Conferire tutto all'Unione..." 

Ultima questione sollevata nel corso della seduta: il recesso dalla gestione del Palazzetto dello Sport, utilizzato anche dalla scuola di Perego oltre che dalle società sportive, e per la quale al momento non è ancora previsto un ente gestore. "Sai quante questioncine come queste si ripercuotono su La Valletta Brianza se non vengono sistemate?" ha detto Panzeri. 

Sul Palazzetto si è espresso anche il sindaco Efrem Brambilla, da noi interpellato. "Se La Valletta Brianza, comune su cui è ubicato il palazzetto intercomunale dello sport, comproprietario per circa il 70 % dello stesso, non si dovesse fare avanti come capofila per la gestione, cosa che a noi non sembra ovvia ma almeno naturale, ribadisco il massimo impegno della mia amministrazione e dell'apparato, che a breve dovrà transitare negli organici di Santa Maria Hoè, per avviare una gestione adeguata a partire dal primo gennaio 2023. Si tratta si un importante servizio, molto utilizzato da diverse associazioni di La Valletta Brianza e dai ragazzi frequentanti la vicina Scuola di Perego."

E sulla questione in generale: “Il Sindaco di La Valletta Brianza a me pare che descriva per il futuro scenari quasi apocalittici, dicendo quello che a mio avviso sembra tutto il contrario di tutto. La verità è che da gennaio Santa Maria Hoè riavrà la sua autonomia e noi staremo molto molto meglio. Nell’Unione i costi aumentano e i contributi che arrivano ogni anno si sono ridotti drasticamente tanto che sono già irrisori per quello che è chiamata a svolgere. Non attacca più lo spauracchio del "‘o fai come dico io, o sarà una catastrofe. Noi attueremo i nostri programmi, senza alcuna incertezza e come previsto.”

Brambilla si è detto anche contrario a tutte quelle delibere relative agli atti di indirizzo della Giunta dell'Unione che prevedono che La Valletta Brianza continuerà a svolgere i servizi in Unione, mentre per Santa Maria Hoé terminerà tutto dal 1 gennaio 2023. A tal riguardo, nel corso di una seduta di Giunta Brambilla aveva presentato delle dichiarazioni di voto per ogni delibera.

 

“I componenti di Santa Maria Hoè esprimono voto contrario ed evidenziano che, a seguito del recesso formulato dal Comune di Santa Maria Hoè, la funzione e il servizio oggetto della presente delibera dal 1 gennaio 2023 non potrà più essere esercitata dall’Unione.
E’ infatti del tutto evidente che il recesso parziale del Comune di SMH dalla Convenzione comporta, con specifico riferimento a tale funzione e servizio, il venir meno dell’oggetto della Convenzione stessa ovvero l’esercizio congiunto da parte dell’Unione e nell’interesse di entrambi i Comuni di tale funzione/servizio.
Per effetto del recesso di uno dei due comuni, cessa la possibilità che tale funzione/servizio venga esercitato congiuntamente nell’interesse dei due comuni e pertanto cessa la possibilità e la legittimazione dell’Unione ad esercitarlo.
Fermo quanto sopra, resta inteso che il Comune di SMH dal 1 gennaio 2023 non potrà essere chiamato dall’Unione o dal Comune de La Valletta Brianza a contribuire in alcun modo alle spese necessarie per l’esercizio di funzioni o servizi svolti nell’interesse esclusivo del Comune de La Valletta Brianza.
Il Comune di SMH si riserva di esprimere per iscritto le proprie osservazioni e censure in merito al contenuto di tale delibera con comunicazione scritta che verrà nei prossimi giorni inviata al Presidente dell’Unione.”

 

E.Ma.
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