Merate, Gigi Pessina esempio di relazioni buone nella città
La preghiera del donatore e i labari dell'AIDO hanno accompagnato il feretro di Gigi Pessina al termine della funzione funebre che si è tenuta nella chiesa prepositurale di sant'Ambrogio. Tanti oltre ai parenti gli amici, i commercianti, i coscritti che hanno voluto porgergli l'estremo saluto dopo che una malattia contro la quale ha combattuto diversi anni ha chiuso il suo passaggio terreno.
Nell'omelia don Luigi Peraboni ha usato parole delicate per tratteggiare la figura di Gigi, persona conosciuta per la sua attività ma anche per la sua umanità che si rapportava quotidianamente con decine di persone. "La sua era una presenza di relazioni nella città, per lui era inevitabile entrare in contatto con la gente. Oggi ci sono qui i rappresentanti di diverse associazioni e questo significa che in Gigi c'era la voglia di abitare la città, di condividere e partecipare alla vita della comunità. La tendenza di oggi è quella di chiudersi nelle mura domestiche, Luigi invece di ha dato una testimonianza diversa e significativa sulle relazioni e sugli incontri dentro una città". Al termine della funzione la salma è stata portata al tempio crematorio.
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