Paderno: musica live. Il Pintupi Open Air si chiude con il trionfo delle band locali
Estate, amici, chitarre. Giunto alla sua terza edizione, il Pintupi Open Air va sempre più crescendo e a inquadrarsi nel panorama dei grandi festival di musica dal vivo della zona. Due i weekend interessati quest’anno – dal 15 al 24 luglio – , per un totale di sei serate di musica dal vivo e servizio food & drink sempre aperto.
I volontari del circolo Pintupi
A garantire la buona riuscita dell’evento – a ingresso gratuito quest’anno – sono stati i volontari del circolo Pintupi di Verderio, supportati nella realizzazione del festival anche dalla cooperativa Paso e dai ragazzi della Consulta Giovani di Paderno d’Adda. Senza dimenticare poi il prezioso patrocinio del Comune di Paderno d’Adda e il contributo del Fondo Sostegno Arti dal Vivo.
Come per la scorsa edizione, le serate hanno avuto luogo al centro sportivo di via Airoldi recentemente intitolato a Bearzot. All'interno dell'anello della pista di pattinaggio sono stati disposti tavoli e montato il palco, calcato il primo fine settimana da NHOrchestra, OLYO!bollente, i Vanarin, i Trincea, Captain Trips, Kosmodromo e Muflo. Il secondo weekend è stata la volta invece di Ex-Monroe, Vintage Violence, Atta Bengala e The Rubber Room, fino a giungere al giorno conclusivo, domenica 24 luglio, quanfo è stata prevista una line-up speciale: quattro giovanissime band della zona, di cui due proprio locali.
Gli "ExE"
Nel tardo pomeriggio è stato il trio meratese ExE ad aprire le danze e ad attirare il pubblico sotto al palco. La band indie rock, formatasi a Merate nel 2018 e composta da Matteo Avagliano (voce e chitarra), Lorenzo Meni (basso) e Elia Ambrosoni (batteria) ha già un disco all’attivo: 18, uscito nel 2020. Con il loro sound deciso e testi in italiano che raccontano le emozioni, le insicurezze e le riflessioni dei giovani, gli ExE hanno scaldato la scena e preparato il pubblico a quella che è stata una grande serata.
Gli "ASO"
Dopo di loro è toccato agli ASO, band di Dervio dalle sonorità post-rock, shoegaze e stoner, che ha iniziato a dar vita ai propri brani nel 2019. Composta da Davide Scaccabarozzi (voce e chitarra ritmica), Marco Anghileri (chitarra solista), Flavio Bricalli (basso) e Gabriele Colombo (batteria), la band ha autoprodotto e pubblicato nel dicembre del 2020 il singolo “SILEA”, ironico omaggio alla omonima azienda locale. I loro pezzi, energici e graffianti, hanno divertito e fatto scatenare ragazzi e ragazze.
I "Martini Police"
I "Martini Police" con Acid Brew
Come da line-up, con l’imbrunire del cielo sono approdati sul palco i Martini Police, band nata a Merate e fresca di pubblicazione dell’album “Vibre Delivery Service”, di cui avevamo raccontato QUI. Con le chitarre riverberate e suoni ispirati ad altre epoche, la band capitanata da Riccardo Colombo (voce, chitarra e tastiera), che vede Matteo Martini al basso, Lorenzo Villa alla chitarra solista e Giovanni Colombo alla batteria, ha fatto ballare e cantare il pubblico. Durante la performance, in cui i Martini Police hanno dato il meglio di sé mettendo in campo tutto il loro repertorio, è salito sul palco anche l’artista Acid Brew, che ha suonato e cantato un pezzo con la band.
I "Funky Lemonade"
Ai Funky Lemonade l’arduo compito di chiudere la serata e l’intero festival. Un’impresa che la band bergamasca è riuscita a compiere nel migliore dei modi: regalando l’energia dei propri pezzi funk. Già venuti nel meratese per un concerto a Lomagna (clicca QUI), i Funky Lemonade sono freschi di innesto, si è aggiunto infatti alla band il talentoso chitarrista e cantante Francesco Spinelli, detto Spinozo, che recentemente ha preso parte anche alla trasmissione “Xfactor”. Inoltre, il tastierista Marco Ravanelli (ora in tour con un' altra band) è stato momentaneamente sostituito dall’abile polistrumentista Daniele Sirbu Villa. Il gruppo, che già ha collaborato con il Pintupi nell’organizzazione di serate con jam session, ha da poco pubblicato il nuovo singolo “430 FOTO”. La band dei gemelli Coluccia – Luca al basso e Matteo alla chitarra –, del chitarrista Fulvio Marcarini e del batterista Nicola Regonesi ha aperto il concerto con un omaggio al musicista britannico Tom Misch. Sono stati poi interpretati i propri pezzi, derivanti dai due dischi che il gruppo ha inciso nel 2018 e nel 2019. Il conclusione alla performance i Funky Lemonade sono stati raggiunti dall’amica e cantante Giulia Monzani, con la quale hanno regalato un ultimo pezzo prima dei bis.
La serata è stata un trionfo di musica e amicizia: chitarre date in prestito da una band all’altra quando si sono spezzate delle corde durante i live, la disponibilità e la gentilezza dei volontari che hanno lavorato per servire ai tavoli e tutto il calore del pubblico. Insomma, gli ingredienti e presupposti giusti per il buon proseguo di un festival che potrebbe consolidarsi nel panorama meratese.
Edoardo Mazzilli