Giorni di un futuro passato

Chiedo scusa per l'attesa nella risposta, ero impegnato in attività ben più nobili che leggere ciò che vi è stato chiesto scrivere solo per ottenere consensi dalle pecore, tuttavia rieccomi per potervi fornire altri spunti di riflessione legati alla vostra, indubbiamente sacro santa, libertà di vivere.
Vivo a Merate da 52 anni e la mia famiglia ne ha residenza dacché carte ricordano, quindi posso dire di essere abbastanza navigato degli eventi meratesi e delle vicissitudini che da "millenni" si ripetono in questo posto. Una volta il dono della parola pubblica era per pochi, oggi (S)fortunatamente è per tutti e i social hanno decisamente contribuito nel fornire gli strumenti per poter dar inchiostro ai pensieri di tutti, proprio di tutti!
Ricordo quando la piazza era un via vai di macchine, parcheggiate in tripla fila per poter andare a prendere un caffè al bar, una piazza dove si facevano le gare di go-kart e di macchine a pedali, una Merate dove vi erano persone che arrivavano alle 02.00 di notte al Bar Castello da tutta la Lombardia solo per poter bere uno dei cocktail di Pino. Quelli erano i tempi della Merate Viva, della Merate che sapeva essere comunità. Oggi Merate sorge sulle ceneri di quelle persone che l'hanno fatta grande, che non avevano tempo da perdere a scrivere boiate sui social tanto per dire la propria, per rompere le palle ad un'amministrazione che giusta o sbagliata che sia, fa ciò che può con quel che ha. . . . .. No! Merate oggi è fatta di opposizioni, di persone invidiose, che non sanno far altro che criticare, contestare, mettere in cattiva luce le persone, scrivere interrogazioni, solo per avere un precedente. Tutti bravi a rubare una fotografia del vicino che innaffia il giardino, tutti i primi a gridare allarme per i fuochi d'artificio, tutti bravi a lamentarsi del rumore, dei negozi chiusi e la piazza, comunque, piena. Nel bel paese dei balocchi ci potremmo stare tutti, basterebbe piantarla di puntare il dito contro le persone, indipendentemente dal pensiero o dalla ragione ma solo per metterle in difficoltà, per screditarle.
L'ultimo bellissimo (si fa per dire) articolo relativo a Viale Verdi, al posto che essere contenti di un abbellimento della città, di un risultato positivo per Merate, niente si deve spostare l'attenzione sul cognato del Sindaco.
Gente che si lamenta che il pronto soccorso è freddo, ma se fosse stato un forno era meglio? Scrivete della riserva, RISERVA ?!?!? ma dove sta la riserva? Riserva per un uccello che manco sapete riconoscere e il canale? C'è talmente tanto schifo che vi si può camminare sopra senza affondare e la chiamate riserva.... Non è il non accedere ad un posto che fa di questo una riserva, anzi lo trasforma in una palude, cosa che, di fatto, sta diventando, quando noi da piccoli, facevamo il bagno attraversandolo con le fascine di legna e d'inverso si facevano le gare in macchina una volta ghiacciato. Vi immaginate che articolo e quante lettere arriverebbero oggi per una cosa del genere? Gente che si crede padrona di un posto che manco la vuole ma che è subito pronta a bannarti dai social, a bloccare i commenti o ad attaccarti personalmente con fatti personali appena si sente minacciata, come una puzzola che secerne i suoi fetidi odori al primo spavento.
Io sarò anche qui a scrivere coglionate, come detto da qualcuno, tuttavia, le coglionate sono quelle che vengono fatte da tutti questi ottusi occupanti di Merate, e non ho detto cittadini, ma occupanti, perché si spera sempre che un giorno tornerà a quelli che 30 anni fa erano sulle piazze a gridare per vedere il loro tifato tagliare il traguardo per primo su delle scassatissime macchinette di legno che facevano lo slalom tra le balle di fieno.

Roberto

Diamo soddisfazione al misterioso Roberto che in questo minestrone ci ha messo di tutto: fuochi, riserva, via Verdi, balocchi, ricordi, accuse alla minoranza, critiche alla maggioranza, anatemi per aver accennato a un appalto poco elegante. Insomma c'è tutto e il suo contrario. Però lui dall'alto della sua umiltà è sicuro di saper dare le risposte alla gente che chiede. Un solo commento, tra i tanti che si potrebbero fare: le macchinette correvano di pomeriggio mai dopo le 23...!

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