Paderno: il sindaco rassicura sulla questione ''pallavolo''

Gentile Redazione,

ringrazio anticipatamente per lo spazio concessomi.
Sono un genitore di una ragazza che fino alla stagione appena conclusa ha giocato a pallavolo nella Padernese, iniziando con il minivolley e restando diversi anni nelle giovanili.
Delusione a parte, che comunque è ancora alta e tangibile per come è finita ed è stata gestita la vicenda, mi sembra che in questo momento la confusione stia avendo il sopravvento.
Tralasciando il periodo finale di quest'anno sportivo dove si è navigato nell'incertezza, restano però diverse questioni che emergono dai vostri articoli e che spero vengano chiarite:

Bella l'iniziativa di intitolare il centro sportivo a Bearzot, allenatore dotato di uno spessore umano esemplare. Meno bella la mancanza della sezione pallavolo, ma ormai la frittata era fatta. Ma la palestra del centro sportivo, rinnovata da poco, adesso che la pallavolo è stata totalmente smantellata da chi verrà utilizzata? Verrà data in affitto ad altre società che ne faranno richiesta?
Leggo del contributo di 8.000 euro erogato dal comune alla Padernese per far fronte alle spese a patto che ci sia un'attività di pallavolo giovanile. Ma il Signor Sindaco e la Giunta sanno che circa 100 ragazze, con tutte le difficoltà del caso, per tutto il mese di giugno hanno girato diverse società per trovare una nuova squadra che le accogliesse? Lo sanno che probabilmente è tardi per allestire nuove squadre? Magari sanno già qualcosa per il prossimo anno che noi "vecchi" genitori non sappiamo? E se non c'è la famosa continuità che fine farà questo contributo?
In tutta questa vicenda però secondo me manca un tassello: perché se la Padernese si occupa di diversi ambiti l'unico che ci ha rimesso è la pallavolo? Forse non è un problema esclusivamente economico?

Vi ringrazio ancora per lo spazio, facendo un grosso in bocca al lupo alle ragazze della pallavolo per la prossima stagione e alle loro famiglie che non smettano di assecondare la passione delle loro figlie.


                                                                                                                           Un genitore un po' arrabbiato e un po' deluso

La risposta del Sindaco

A fronte della lettera ricevuta, abbiamo chiesto risposte sull’argomento al sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio, il quale ha confermato quanto è stato detto in sede di consiglio comunale: “La pallavolo non è stata completamente smantellata, ha avuto un importante stop. Ripartiremo dai piccoli, l’obbiettivo è quello di non abbandonare il progetto del volley.” La palestra dunque verrà utilizzata ancora dalla società per il volley. Riguardo ad altre società, il sindaco ha detto: “Se la palestra è libera in determinati momenti, non vedo perché non debba essere data in affitto anche ad altre società. Se ne fanno richiesta, sarà possibile, anche perché potrà essere una fonte di introito. Bisognerà capire le modalità, ma non lo escludo, anche tenendo conto della grande fame di strutture sportive.” L’obbiettivo – ha aggiunto – è quantomeno la copertura dei costi di gestione.

Come riferito in sede di consiglio, gli 8.000 euro di contributo sono stati subordinati al fatto di avere un progetto di continuità sul volley: “Continuità almeno nel vivaio, nelle categorie più piccole. Di fronte a quello che è successo l’obbiettivo è quello di non interrompere l’esperienza volley. Non bisogna spezzare il filo. Con chi è rimasto della dirigenza, in primis il presidente Eric Consonni, stiamo facendo uno sforzo perché ci sia continuità. C’era il rischio che si interrompesse, anche temendo che poi non ripartisse più, ma abbiamo voluto che questo non accadesse. Il prossimo anno non sarà un anno normale, ci sarà un’attività minima, ma che sarà quella che ci deve permettere di tornare a regime in futuro”.

In merito all’ultimo quesito, il sindaco Torchio ha ricordato che pallavolo era senz’altro il settore con i costi più alti e quello che ha fatto il passo più lungo. “È evidente che i costi di gestione del pattinaggio sono diversi” ha concluso il sindaco, aggiungendo anche che è chiaro che all’interno della società i diversi settori hanno una propria autonomia di gestione.

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