Merate,bollettini parrocchiali digitali nr.14/1920:ecco  l’ottimo consiglio alla moglie del marito ubriaco,pregare in ginocchio

Il nostro viaggio nella storia del Bollettino Parrocchiale di Merate, digitalizzato dalla Civica Biblioteca di Lecco è arrivato alla sua 14.ma puntata, l'anno 1920. Un anno che si apre con l'augurio che il Bollettino fa a se stesso: Longevità e Prosperità.

Il "Viaggio" è l'articolo di fondo e l'incipit già ci introduce nel tema: "La vita è un viaggio, più ci allontaniamo dal punto di partenza - la nascita - più ci avviciniamo al punto di arrivo - la morte". Buon anno......!

"Attenti": non è una parola d'ordine del fascio - è ancora presto Mussolini ha appena costituito i fasci di combattimento - ma un perentorio avvertimento alle famiglie meratesi che se vogliono propiziarsi la Divina Provvidenza debbono vigilare affinché nelle case non entri la stampa contraria alla morale, alla fede e alla virtù cristiana.

Il racconto del mese: un giovane intenzionato a sposarsi chiede a un vecchio saggio qual è la donna che vale di più. E il vecchio: 1) Quella che sa fare essa stessa tutto ciò che sa comandare agli altri; 2) quella che, salvo il caso di assoluta necessità, tiene sempre i suoi figli sotto i propri occhi; 3) quella che si è abituata a soffrire, tacere e pregare; 4) quella che sa a memoria tutto il suo catechismo.

 


FEBBRAIO 1920

 

"Gaudio e dolore" è il titolo dell'articolo di fondo. Dopo 40 giorni nel tugurio in cui è nato Gesù, tra tanto gaudio, il 2 febbraio Giuseppe e Maria partono verso la città. Il racconto molto struggente parla di Maria, del Tempio, del vecchio Simeone che per primo stendendo le braccia sul piccolo Gesù esclama: il messia. Molto bello.

Le Sante quarantore, i Vangeli della domenica poi la consueta rovina dei giovani che frequentano bar alla moda, cinematografi e teatri non corretti e si soffermano su pubblicazioni pornografiche.

 

 

MARZO 1920

Questo numero è parecchio scarabocchiato, cioè molti tratti a penna sembrano voler cancellare articoli già stampati. Un capitolo è dedicato alla vita coniugale. Un altro al desiderio del bene. Mancano le rubriche del meteo ormai sembra abbandonato e le memorie storiche.

 

MAGGIO 1920

Manca il numero di aprile. Quello di maggio come sempre ha la copertina dedicata al Mese di Maria. La cronaca ci informa che il Romano Pontefice, nella massima solennità e nella Basilica Vaticana, proclamerà Santi la beata Margherita Maria Alacoque, il beato Gabriele Dell'Addolorata e la beata Giovanna D'Arco, eroina di Orleans.

Un pezzo è dedicato a un fatto di "nera". Sembra che sulla piazza di Merate una domenica dello scorso marzo un propagandista rosso, ovvero un socialista proletario invitasse i giovani a rubare a chi ha di più aggiungendo che l'importante è farla franca. Sembra che qualche tempo dopo due giovani operai tentarono un furto nella casa di un anziano abbiente ma, scoperti, lo uccisero. I due furono arrestati ma l'articolista invita a mettere i ferri anche al propagandista rosso. Così detti ieri, in tempi non passati da tanto erano definiti "cattivi maestri".

Breve ritratto della vita intima di Pio X:

 

GIUGNO 1920

Il "Cuore di Gesù" è l'articolo di fondo. Seguono i pensieri evangelici della Domenica, dalla II di Pentecoste, quindi la vita di Santa Rita da Cascia. La lunga statistica demografica di maggio e le pubblicità consuete chiudono lo scarno numero.

 

 

SETTEMBRE 1920

 

In assenza dei numeri di luglio e agosto eccoci al mese di settembre. "L'Addolorata" è il tema/racconto del mese che per la forza narrativa merita di essere riprodotto nella versione integrale.

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Ben sei pagine sono dedicate alla riflessione tra "Giovinezza e Cristianesimo".

 

 

OTTOBRE 1920

"Il Santo Rosario" come di consueto per questo mese, apre il numero di ottobre. Il racconto è titolato "Come si diventa anticlericale".

 

NOVEMBRE 1920

I Santi e i "Nostri morti" sono i temi tradizionalmente inseriti nel numero di novembre. "Divertimento innocente"'. E' da leggere, riporta il giudizio del bollettino sul ballo con la lettera di una giovane ballerina che tenta di difendere l'innocenza del ballo. Letto ai tempi nostri da una quindicenne questo testo risulterebbe incredibile.

 

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Da leggere (purtroppo) ma merita comunque anche il pezzo titolato "Ottimo consiglio". Breve ma istruttivo sulla visione della Chiesa rispetto ai diritti delle donne.

 

 

DICEMBRE1920

 

Il numero è quasi interamente dedicato al Santo Natale. Un breve messaggio per le benedizioni natalizie nelle case.

 

Concludiamo con il ricco dato statistico demografico relativo al mese di novembre.

 

 

Ed ecco qualche foto storica di Merate risalente agli anni tra il 1898 e il 1910

 

 

 

14/continua


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