La Valletta: a ottobre la comunità energetica  con introiti per il welfare dalle "eccedenze"

Il progetto di costituzione di una comunità energetica a La Valletta Brianza sta prendendo piede e dopo i primi incontri con i portatori di interesse del territorio ora si va verso la predisposizione di uno statuto/atto costitutivo.
A proporre questa iniziativa e a seguirla passo dopo passo è l'assessore Ambra Biella che ad aprile aveva incontrato le piccole e medie imprese locali per spiegare di cosa si tratta, il ruolo dell'ente, gli obiettivi e i benefici che ne scaturiranno.
L'idea è che i produttori di energia (dotati ad esempio di impianti fotovoltaici) una volta consumato il quantitativo necessario mettano l'eccedenza in rete per la comunità. Gli aderenti nel giro di un'ora ne devono fare uso (siano essi privati o aziende). Questo circolo virtuoso fa sì che a fine anno si calcola quanta energia è stata consumata su quella in eccedenza e per questa tranche viene erogato un contributo che il comune di La Valletta Brianza, nel caso il progetto dovesse andare in porto, ha deciso di destinare in quota parte al sociale.

L'assessore Ambra Biella

“E' uscita in questi giorni un bando di Fondazione Cariplo. Abbiamo partecipato al bando ma indipendentemente dall'esito andremo avanti comunque col progetto perchè noi abbiamo già predisposto molti passaggi” ha spiegato l'assessore “l'intenzione è quella di creare una associazione senza scopo di lucro con produttori di energia e consumatori che possano essere sia privati che aziende e il comune stesso. Ognuno avrà il proprio gestore, produrrà energia e la consumerà. Quella in eccedenza potrà essere utilizzata, entro un'ora, dalla comunità. Il gestore dei servizi energetici poi conteggerà a fine anno quanta di questa energia in eccesso è stata effettivamente consumata e dunque rimessa in circolo e su questo ammontare riconoscerà un contributo. La nostra intenzione è quella di destinare parte dell'introito al fondo di comunità di La Valletta Brianza che sostiene progetti di welfare sociale”.

Il comune, dunque, potrà essere sia produttore di energia che consumatore di quella in eccedenza e così il privato o l'impresa o la parrocchia, che stanno valutando di fare parte di questo progetto.

A breve i portatori di interesse si incontreranno nuovamente per l'atto costitutivo e lo statuto con l'intenzione di partire da ottobre con la prima comunità energetica della provincia.
S.V.
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