Osnago: il Sindaco risponde ai cittadini che lamentano i rumori. Un testo da... imitare

A differenza di quello di Merate il quale, nonostante le numerose segnalazioni di rumori eccessivi giunte da più parti della città, non si degna di rispondere né commentare, il sindaco di Osnago, lette le mail di alcuni residenti in zona stazione, ha prontamente risposto al sollecito prendendo sul serio la vicenda. Con atteggiamento riconoscente verso il circolo Arci La Lo.Co. che anima di fatto il paese ma con altrettanto rispetto per le lamentele dei residenti. La lettera che pubblichiamo qui sotto può essere una  utile traccia per quei sindaci, come Massimo Panzeri - di cui comprendiamo la ragione del silenzio - che ignorano le istanze dei cittadini. Paolo Brivio ha annunciato un incontro, in programma proprio oggi, con alcuni condomini dei palazzi che insistono nei pressi dell'Arci ma ha già provveduto ad acquistare un fonometro, in dotazione alla Polizia locale per la puntuale verifica dei decibel e ha preannunciato l'intenzione di rendere meno frequenti gli appuntamenti serali, che, inevitabilmente, finiscono per protrarsi ben oltre la mezzanotte.
Ecco la risposta del sindaco di Osnago alle segnalazioni dei cittadini:

Il sindaco Paolo Brivio

 

Buongiorno,

rispondo al messaggio da voi pubblicato, anche se ricordo che esistono canali ufficiali (e non anonimi) per le segnalazioni al Comune, alle quali cerchiamo sempre di dare un seguito pratico, oppure di rispondere. Di norma, mi pare più corretto che un Sindaco si attenga ai canali ufficiali.

Comunque. La segnalazione relativa all'evento di domenica si aggiunge ad altre succedutesi nell'estate.

In seguito a queste segnalazioni, l'amministrazione comunale ha:

•                 convocato i responsabili Arci, per evidenziare che da alcuni cittadini residenti nei dintorni erano e stavano pervenendo segnalazioni relative all'alto volume della musica durante i concerti

•                 chiesto di adottare alcuni accorgimenti per minimizzare l'impatto sonoro degli eventi consentiti (diminuzione del volume all'origine, corretto orientamento delle casse acustiche, ecc)

•                 chiesto di ridurre la durata di alcuni eventi musicali (che si annunciavano iniziare sin dal pomeriggio)

•                 chiesto di continuare a rispettare l'orario di conclusione dei concerti (cosa sempre avvenuta e mai contestata nelle segnalazioni giunte al Comune; anche nel caso in questione, si parla di musica sino alle 23.25, orario consentito)

•                 disposto diversi controlli della Polizia locale, sia preventivi (per verificare che le indicazioni impartite fossero in esecuzione da parte del circolo Arci), sia durante i concerti (per verificare gli effetti delle disposizioni impartite)

•                 acquistato un fonometro professionale, per rilevazioni accurate, attendibili e tracciabili, da utilizzare in questa e altre situazioni in cui vengono lamentati rumori molesti

•                 utilizzato il fonometro in occasione di una serata (sabato 9/7) in cui si annunciava il concerto più rumoroso del mese di luglio, con sei rilevazioni effettuate tra le ore 21.35 e 23.24 in punti differenti attorno alla stazione: in nessun caso è risultato un effettivo e prolungato superamento delle soglie consentite

•                 interloquito con l’amministratore di un condominio collocato nelle vicinanze, con il quale un incontro (al quale parteciperanno anche alcuni condomini) è in programma per la giornata di oggi, martedì 26/7.


Alla luce di queste considerazioni e queste attività, confermo l’impegno dell’amministrazione comunale a proseguire, oltre che nei controlli, anche nell’interlocuzione con il circolo Arci La Lo.co, al fine di minimizzare, per il futuro, l’impatto sonoro degli eventi programmati. In particolare, verrà chiesto che gli eventi all’aperto dei prossimi mesi propongano con minor frequenza, in maniera più diradata, concerti e momenti musicali potenzialmente rumorosi.

Peraltro, giova ricordare che il circolo Arci La Lo.co da anni si configura come prezioso e vitale presidio – il primo gestito da realtà del terzo settore, nel territorio lecchese, e uno tra i primi in Lombardia e forse in Italia – per garantire vivibilità e sicurezza alla stazione ferroviaria, che se abbandonata avrebbe potuto costituire un luogo ben più inospitale per i viaggiatori e produttore di insicurezza per i residenti nelle zone circostanti.


Cordiali saluti

 Paolo Brivio

 

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