Il mio Governo condanna la morte brutale di suor Luisa
Discorso di Sua Eccellenza, Signor Jean Jude PIQUANT
Ambasciatore di Haiti presso la Santa Sede
23 luglio 2022 a Lomagna
Per i funerali di Suor Luisa DELL’ORTO
Signora Sindaco di Lomagna,
Signori i rappresentanti della Chiesa Cattolica,
Signore e signori i membri della famiglia di Suor Luisa dell’Orto,
Signore e signori gli amici et cari di Suor Luisa,
I rappresentanti della Comunità di Suor Luisa
Signore e signori,
L’omicidio di Suor Luisa è inaccettabile. E un atto di irragionevolezza nei confronti di una missionaria che era unicamente animata dalla volontà di aiutare in una logica di fraternità e di solidarietà.
In quanto Ambasciatore della Repubblica di Haiti presso la Santa Sede condanno con veemenza l’assassinio di Suor Luisa dell’Orto.
Sono profondamente dispiaciuto per questo vigliaccheria, mentre Suor Luisa lavorava ad Haiti da vent’anni abbandonano la sua patria/terra natale per donare la vita a dei bambini minacciati la cui vita è minacciata ogni giorno dalla povertà e dalla marginalizzazione.
Individui senza fede ne legge gli hanno tolto gratuitamente la vita. O quant’è commovente e frustrante! La rabbia è legittima. Il dubbio e lo scoraggiamento che può provocare per alcuni rispetto alla volontà di continuare il cammino come missionari è comprensibile. Capisco e condivido il dolore dei parenti, amici e gli scoraggiamenti dei nostri missionari.
Anche quando il dolore è struggente, il dubbio comprensibile, non ci abbandonate. Se voi missionari, sbattete la porta, sarà ancora peggio soprattutto per i bambini dei quali vi occupate.
Niente ci deve scoraggiare e distaccare dalla nostra vocazione di missionari. Non c’è missione che sia facile quando si tratta della lotta per la vita. Questa lotta diventa sempre di più un’agonia ad Haiti, una sfida per tutti su tutti i fronti. Ma manteniamo la speranza che un’etica di responsabilità sociale cittadina e un’etica delle relazioni internazionali, permetteranno che il cambiamento arrivi con la forza trainante di ogni persona e ogni istituzione.
Abbiamo, in fatti, molti esempi nella storia che hanno dimostrato che un futuro migliore è possibile per Haiti. Con tutte e tutti dotati di un’umanità come quella di San Exupery, Suor Luisa ci credeva era portatrice di questo sentimento tramite il suo lavoro quotidiano e assiduo. È in questo senso che era impegnata ad Haiti, nonostante le sfide, ma con fede, coraggio, speranza ed intelligenza evangelica.
Cari parenti,
Onorevole sindaco, religiosi e amici,
Le parole non possono rimpiazzare una vita. Tra l’altro, è difficile trovare le parole giuste per confortare i parenti e amici colpiti da questo lutto. Da cristiano, non posso che unirmi a voi per affidare il nostro dolore e afflizioni al Signore della vita, Maestro di tutto.
Suor Luisa aveva un cuore per amare Haiti e donare la sua competenza partecipando alla formazione filosofica dei candidati al sacerdozio al Grande Seminario di Notre-Dame e presso l’Istituto di Filosofia dei Padri Salesiani. I suoi vecchi studenti sono unanimi nelle loro varie testimonianze nel riconoscere la sua devozione, il suo impegno pedagogico, in un campo della filosofia dove la competenza è piuttosto rara ad Haiti. Aveva insegnato la metafisica, storia della filosofia, etica e estetica con intelligenza, arte e passione.
Suor Luisa era la benefattrice dei più piccoli, insomma dei più vulnerabili del quartiere deve abitava. Ha sostenuto un certo numero di bambini diseredati che accompagnava con le Virtù del Vangelo: fede, amore, carità et speranza. Viveva con il sogno di vedere cambiare le loro condizioni di povertà. È quindi a questa donna di fede, di speranza, religiosa di cuore et di spirito che rendiamo meritato omaggio.
Sappiamo che al di là dell’omaggio il dolore c’è e che le cicatrici di questa sfortunata partenza continueranno a parlarci. Posso dire ai suoi parenti biologici, alla sua famiglia religiosa, e a voi, i suoi amici, che il governo del mio paese condanna e si rammarica profondamente per la morte brutale di Suor Luisa. Tutti gli sforzi sono impiegati nella ricerca dei colpevoli affinché la dignità di Suor Luisa sia restaurata dalla giustizia alla quale ha diritto. La Conferenza dei vescovi cattolici e la Conferenza Haitiana dei Religiosi hanno ugualmente condannato fermamente l’assassinio e chiesto giustizia per Suor Luisa.
Pertanto, al nome dello Stato di Haiti e della Chiesa di Haiti, estendo le mie sincere condoglianze ai parenti, alla comunità religiosa di Suor Luisa ed al Comune di Lomagna. A nome loro, voglio anche ringraziarvi per averci fatto un cosi grande regalo nella persona di questa religiosa straordinaria.
Inoltre, raccomando particolarmente al Signore le preghiere del popolo di Haiti per il riposo dell’anima di Suor Luisa e del conforto a coloro che soffrono.
Suor Luisa voleva dare umanità ai bambini. Aveva capito in quanto religiosa, missionaria et filosofa che se i bambini che accompagnava arrivassero a perdere il senso di umanità nella violenza, l’abbandono, la disperazione et la povertà, è la comunità umana in sé che perderebbe la sua vocazione all’umanità.
Questa vocazione all’umanità quando sono tutti e tutte chiamate ad esercitarla, e per di più, resta essenziale per oggi del nostro mondo frammentato da progetti individualisti, egoistici, dove poche persone pensano a dare una risposta positiva, attiva ed efficace, Suor Luisa rispondeva volontariamente, liberamente, generosamente; non solo per via della sua vocazione religiosa missionaria ma anche per via della sua vocazione umana a contribuire ad una civilizzazione di amore e partecipare alla costruzione, in una parola, dell’umanità.
Il lavoro di Suor Luisa considerato nell’ambito internazionale ed inter-ecclesiale rientrava certamente nell’ordine della cooperazione missionaria.
Tuttavia, al livello della comunità delle nazioni, oltre ad essere apostolo del Vangelo, lavorava verso lo sviluppo e la pace, accompagnando le aspirazioni fondamentali di una categoria di persone vulnerabili per la quale l’assistenza missionaria era necessaria. In questa prospettiva, il suo impegno rilevava dell’etica sociale cattolica che si accorda all’unità del genere umano, la destinazione universale dei beni e del bene comune universale.
La testimonianza della vita della rimpianta defunta Suor Luisa ci invita, a fronte della tristezza che ci travolge malgrado tutto, a pensare al suo seguito, alla nostra vocazione all’umanità nella promozione del benessere degli altri. In breve, a sviluppare un’etica sociale, un’etica dell’alterità et della solidarietà internazionale per permettere alle nostre comunità umane di trovare il senso collettivo ed individuale dell’umanità. È lì, in verità, che si svolge non il dramma del patos della nostra vita, ma piuttosto traspare, si dispiega al contrario nella felicità della vita comune, del vivere insieme, nello splendore del nostro ethos, della nostra empatia, la nostra dolcezza, ovvero in altre parole, la bellezza della nostra condizione umana.
Vi ringrazio
Jean Jude Piquant, ambasciatore di Haiti