Lomagna: il commosso saluto del sindaco a Luisa Dell'Orto

Pubblichiamo di seguito integralmente il discorso tenuto dalla sindaca di Lomagna, Cristina Citterio, alle esequie di suor Luisa Dell'Orto.



Cara Luisa, cari Giuseppe, Maria Adele e Carmen, cari nipoti e pronipoti, care persone che hanno conosciuto Luisa… mi trovo impreparata a dover esprimere un sentimento di cordoglio, perché non è semplice contenere la commozione.
Un sentimento di cordoglio che si è espresso in varie forme di vicinanza e di affetto, di desiderio di esprimere la forza benefica dell’incontro con Luisa e di dare voce alla sua testimonianza di vita.

Pensando ripetutamente a Suor Luisa, in questi giorni di deserto del cuore, reso meno arido dall’affetto e dal Bene che continua a generare e rigenerarsi nelle opere e nelle testimonianze profuse da tantissime persone, qui e ad Haiti e non solo, mi sono più volte venuti alla mente due passaggi di una poesia di Mariangela Gualtieri che mi sembrano sintetizzare in modo efficace l’essenza di Suor Luisa e il sentimento di gratitudine, personale e istituzionale, che nasce, pur nella fatica, e che credo di rappresentare a nome di tanti, gratitudine testimoniata anche oggi dalla presenza di autorità religiose e civili e dalle rappresentanze associative, che trovo necessario ringraziare, così come tutte le persone che si sono prodigate in questi giorni e che mi auguro proseguiranno successivamente nella memoria fattiva.
Ci hai reso anche ora e qui comunità aperta e più coesa, pronta a collaborare.

La poesia recita queste parole:
Ringraziare desidero per tutti quelli che sono piccoli, limpidi e liberi
E ancora
Ringraziare desidero per l’Amore, che ci fa vedere gli altri come li vede la divinità

Suor Luisa non è piccola, ma si è fatta tale nella sua immensità e nella capacità di dono per essere vicina e prossima a tutti i piccoli che le si sono affidati, al fine renderli grandi, capaci, pensanti.

Suor Luisa è’ limpida, tersa, cristallina: i suoi occhi e la sua anima e la sua opera sono un filo trasparente di coerenza tra fede, conoscenza, parole e azioni.

Suor Luisa è libera perché ha esercitato la sua vocazione e la sua autodeterminazione di donna nel restare dove più era necessaria e finalizzata la sua presenza, dove il suo compimento umano e religioso poteva realizzarsi, fino al sacrificio più estremo.

Suor Luisa incarna nella sua umanità lo sguardo divino che sa cercare il Bene, lo sa trovare, lo sa pazientemente costruire e tenacemente custodire.

Suor Luisa è costruttrice silenziosa e potente di relazione, di cultura, di pace. 
Di fronte ai continui disequilibri politici della terra che lei amava, la distruzione del terremoto, la povertà che genera violenza, lei ha risposto costruendo con i suoi mattoni di cultura, conoscenza, relazione, amore gratuito e incessante, dedizione, sacrificio totale di sé. 
Non solo nell'ultimo estremo sacrificio, ma in ogni singolo istante di vita, in ogni minimo delicato respiro, in ogni sussurrante vibrazione del suo essere donna e piccola sorella.

La lucidità del suo dedicarsi, del suo scegliere di essere vicina ai più piccoli, a suo stesso rischio, traspare dallo sguardo.... limpido lo dico ancora perché tale è e resta.
Lo sguardo di chi con umiltà e con forza non lascia trasparire la sua prova, perché animato da una forza Altra, dallo Spirito, dalla Giustizia. Sono i lineamenti del volto e il corpo scavato che fanno trasparire la fatica, ma non gli occhi, non la voce, non l'intenzione, non l'accoglienza benevola di tutti, non l’invito al perdono sempre.
Luisa resta nostra, ma non ci appartiene, perché appartiene ad un Bene più grande e ricco, perché è la concretizzazione del dono più nobile e più gratuito.

Diverse immagini di lei mi restano nel cuore, come un sigillo, un'eredità, una memoria viva, che siamo chiamati insieme a portare nel futuro:
- Luisa... al pianoforte in casa sua, è nella luce che filtra chiara dalla finestra;
- Luisa... che racconta di quanto accade nell’esperienza difficile e sempre sfidante della missione, delle contraddizioni, dei pericoli, un'analisi lucida del paese lontano, che è diventato suo, che è casa sua, che è parte di lei. Difficoltà per noi narrate, quasi come echi lontani, per lei vita vissuta sulla propria pelle;
- Luisa... che si illumina nell'immaginare che ci possa essere un progetto di collaborazione per permettere qualche attività sportiva per i suoi ragazzi, che non hanno niente, ma che hanno lei, come faro brillante;
- Luisa... con i suoi ragazzi, nella sua Haiti, resa eterna nelle tante foto con gli auguri, le riflessioni, i pezzi della sua storia, fusa in un tutt’uno con la storia di Haiti e con la vita dedicata e che non mancava mai di inviare ai suoi cari, alle persone vicine, ai suoi lomagnesi, al territorio... immagini di condivisione e di focalizzazione su quanto era possibile, pur nella complessità, operosamente fare;
- Luisa... che cammina per la vie del nostro paese ed è testimonianza vivente di una vita spesa, consumata, ardentemente e profondamente profusa per il Bene.

Cara Suor Luisa, cammini e camminerai ancora per Lomagna e resterai sempre nel cuore ferito, ma grato di averti incontrato di chi ti ha conosciuto.

Cammini e camminerai nel mondo che hai vissuto con generosità, fino al sacrificio più grande … con il cuore resterai ad Haiti... hai tanto amato!

Cammini e camminerai nell'abbraccio infinito di Dio, ma continua a illuminarci, a noi e alla tua gente di Haiti, uniti come popoli e come esseri umani in un legame invisibile, ma reale, che tu hai generato con la tua stessa vita.

"Bisogna continuare la sua opera, non può essere un sacrificio vano" diceva tua sorella a pochi minuti dalla notizia del tuo assassinio.
Fare memoria di te e del tuo insegnamento e adoperarci per ciò che ci è possibile per far proseguire la tua opera è ciò che ci chiederesti di fare... ci lasci un bel tesoro e un bell'impegno: è il tuo sigillo!

Tu, cara Luisa, per favore resta faro, sempre più brillante, resta opera concreta di prossimità e avvicinamento, di riduzione delle distanze, di superamento delle distinzioni, di speranza e di fiducia nella possibilità di un’evoluzione e di un miglioramento. Continua ad insegnarci a costruire legami.

Resta faro! E continua in noi a essere piccolo prezioso e tangibile mattone che costruisce nella fraternità.
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