Sartirana: in azione due idrovore al bagnolo per ossigenare il lago. A san Rocco sopralluogo per mettere in salvo i pesci


Dalle 15 di questo pomeriggio e dalle 7 alle 23 dei prossimi giorni due idrovore della protezione civile di Merate sono entrate in funzione al "bagnolo" per aspirare acqua dal lago di Sartirana e ributtarla "ossigenata" nello stesso al fine di dare un po' di sollievo alla situazione critica venutasi a creare a causa della siccità, del caldo persistente e della fioritura algale che ormai ha ricoperto di uno strato verde putrido lo specchio lacustre.

L'assessore Fabio Tamandi con i volontari della protezione civile

L'intervento a scopo preventivo, nella speranza di scongiurare la morìa di pesci del 2020, è stato voluto dall'assessore Fabio Tamandi che si è consultato con i volontari dell'associazione cittadina che anche due anni fa era intervenuta per cercare di tamponare la situazione.
In località bagnolo i volontari hanno posizionato due idrovore che gettano 90 metri cubi di acqua all'ora, consentendo così una ossigenazione minima ma importante.



Il lago è sotto il livello normale di 60 centimetri e la paratia che generalmente viene alzata per far defluire lo strato melmoso non riesce più a scendere. Alla foce si radunano così le "chiazze" che, al mattino, trasportate dalla brezza si accumulano. Non potendole incanalare verso l'uscita al mattino le idrovore, prima di entrare in funzione al bagnolo, lavoreranno per pescare le alghe e trasportarle oltre la paratia.

La paratia che indica il drammatico livello del lago

Tamandi con il direttore del lago Mauro Brambilla

Il secondo intervento predisposto dall'assessore è su san Rocco. Qui la popolazione ittica è a rischio per la siccità che ha ridotto di moltissimo l'acqua a disposizione. L'intenzione è quella di procedere con un prelievo dei pesci per portarli in acque più sicure. È atteso un sopralluogo del presidente Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) Stefano Simonetti e dei pescatori della Briantea per capire come operare, con quali tempistiche e strumenti.

"Desidero ringraziare la Fipsas e il suo presidente Simonetti per la disponibilità" ha commentato Tamandi "pur non essendo uno spazio di loro competenza si sono detti pronti a effettuare l'intervento. Ora attendiamo da Regione di capire dove portare in salvo i pesci e poi procedere anche con questo intervento. Si tratta di operazione preventive, come quella delle idrovore. Il clima non ci aiuta, il caldo soffocante e la siccità persistente ormai da mesi stanno mettendo a dura prova la vita nei due laghetti. Speriamo che queste attenzioni possano dare l'esito sperato".
S.V.
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