Salus civitatis in legibus est
Qui dovresti suggerire all'illustre Prefetto di organizzare, tra i tanti, un tavolo per l'ordine e la sicurezza provinciale con al centro il contrasto del rumore. Inteso come frastuono non sopportabile dopo le fatidiche ore 23. Dato che le lettere ormai arrivano da ogni angolo del territorio si vede che lì il problema è molto diffuso. Si organizzino ronde con agenti di P.L. con l'unico scopo di sanzionare tutti gli eccessi. Alla fine, come dicevi spesso, è la regola che fa il convento. Senza di essa le persone per bene sono sopraffatte da quattro scalmanati, per di più con qualche protezione elevata.
E a proposito non ho letto alcun commento sulla deroga ai decibel, limitatamente alle ultime due manifestazioni in piazza. Passare da 45-50 decibel a 65 è come passare dall'ascolto di una radio o tv a basso volume, ad una conversazione piuttosto vivace. A 70 DBA corrisponde il rumore prodotto da una strada trafficata o da un asciugacapelli al getto più basso. I 110 DBA si raggiungono nelle vicinanze di altoparlanti collegati a strumenti musicali. In pratica ogni gruppo musicale produce mediamente nel raggio di 20 metri 110 DBA. La soglia del dolore è fissata a 120-130 DBA.
I numeri si possono discutere ma la misurazione è assai precisa con i più moderni smartphone. L'Arpa necessita soltanto perché ufficializza lo sforamento. Ma chiunque può misurare l'intensità del suono.
Bene, mi rintano tra le vecchie mura di casa che mantengono il fresco d'estate e il calduccio d'inverno. Al tramonto però un bel bagno non me lo leva nessuno.
Buona continuazione