Osnago: 9 eventi musicali al mese all'Arci

Buongiorno direttore, ho visto che la mail precedente sui 9eventi musicali al mese ha aperto una discussione tra la voglia di stare all' aperto e il giusto diritto al riposo...cosa che riguarda comuni diversi. Io pero' abito da sempre ad Osnago e quindi parlo di ciò che succede ad Osnago.

Quando ho visto la locandina allegata ho pensato..bello..il concerto inizia alle 21..sarà finito x le 23...eh no...il concerto e' iniziato alle 22 (non proprio professionale pero' iniziare un' ora dopo l'orario indicato). Mi direte" ma suonare alle 21 e' da sfigati"...Ron a Lecco, i Manneskin a Roma, Vasco Rossi in Italia hanno tutti iniziato i concerti alle 21..sfigati tutti loro? E poi il controllo del volume a chi compete? Al comune? Ai vigili? Alla libera volontà dei musicisti? Al gestore dell'Arci? Inizio a pensare che nessun controlli..al massimo il comune interviene dopo..quando qualcuno si e' lamentato x il volume..dopo pero'.. Invito i consiglieri comunali ad andare 30 metri dopo il ponte sul Molgora quando ci sono i concerti..e immaginare 3 sere alla settimana cosi. Dato poi che l' opposizione ha il ruolo di controllare la invito a vedere se il permesso di fare concerti sia una cosa scontata oppure se si puo esercitare una limitazione (se l'Arci propone 4 concerti a settimana il comune deve dire solo si?). Poi cosa si fa x controllare il volume delle casse. Visto poi che non basta solo criticare dei suggerimenti: fare concerti acustici? Limitare i decibel (non ci sono centinaia di spettatori..la musica la sentono lo stesso senza volume alto) fare un incontro tra Arci e chi abita in zona...ultima cosa: Arci e' in prima fila x i diritti..chi abita in zona stazione da decenni prima dell' Arci non ha diritto al riposo?
La ringrazio la saluto cordialmente

 

Lettera firmata

 

Non è più tempo di buone maniere. Una volta prima di varare un programma si chiedeva alle persone che risiedono nella zona della manifestazione almeno un parere. Oggi gli organizzatori rampanti non hanno neppure un pensiero per coloro, anziani o malati che debbono sopportare rumori tali da non poter neppure parlare in casa, fino alle 23.30 e oltre. Vanno in Comune, protocollano le iniziative e via. Poi, sopporta oggi sopporta domani qualcuno decide che è tempo di reagire. E' successo a Merate in passato. E di questo passo succederà ancora.

 





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