Merate: l'area attorno a san Rocco ritorna a respirare. Preoccupa il livello dei ''laghi''


Dopo una giornata di lavori il primo risultato è di una vista di ampio respiro, con un laghetto che, seppure in pessime condizioni e con una carenza d'acqua impressionante, torna un po' a respirare non più schiacciato da arbusti e sterpaglie che lo stavano "soffocando" ai lati.

Ora si vede finalmente l'appezzamento di terreno di cui il comune è diventato fruitore e sul quale è previsto uno spazio di "relax" e svago, che funga anche da interconnessione tra la riserva di Sartirana e la valletta di Novate.
Nel tardo pomeriggio di oggi l'assessore all'ambiente Fabio Tamandi ha effettuato un sopralluogo per verificare l'esecuzione di questi lavori di sfalcio, anche importanti in certi punti, e iniziare a "sognare" quello che in un prossimo futuro potrebbe realizzarsi sull'area.

"Abbiamo avviato da subito una serie di lavori di manutenzione ordinaria" ha spiegato "faremo più avanti una piccola potatura degli alberi e a breve predisporremo l'incarico a un professionista per un progetto di pre-fattibilità finalizzato a una riqualificazione ambientale di questi luoghi".

L'intenzione, infatti, è di poterlo attrezzare con delle panchine, o comunque creare uno spazio che possa essere utilizzato da chi passeggia o desidera fermarsi a godere dell'area verde.
"Ho chiesto al Parco Adda Nord e al Parco del Curone di fornirci supporto nei progetti che vorremmo realizzare in questo spazio" ha concluso.
La situazione dell'acqua del lago è molto critica sia a san Rocco (e, tra l'altro, le condizioni potrebbero essere sfruttate per un'opera di pulizia sul fondale) che a Sartirana dove il livello del lago è sceso sotto la chiusa.

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S.V.
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