Faggi e perfida Albione

Gentile Direttore.,
Confesso che sentivo la mancanza delle articolesse firmate Senatrice Faggi, mi mancava la sua palese incompetenza su ogni argomento trattato, angosciante pressapochismo destronso, ma visto il crollo dei consensi al suo mito trovo pietosamente comprensibile la sua voglia di battaglia contro il buon senso.
La Giovanna D'arco de no altri ritiene che gli adolescenti appartengano a una categoria da tutelare, denuncia i pericoli dell'alcolismo ma sta molto attenta a non chiedere vengano proibite le sostanze alcoliche; il cannoneggiamento riguarda esclusivamente il fumo di hashish, anche il tabacco va bene.

Seri studi hanno acclarato che i decessi dovuti al consumo di alcol e cause concernenti, sommano alle 250000 (duecentocinquantamila) unità, mentre i morti per droga, tutti i generi di sostanze, sommano a 5000 (cinquemila) decessi annui, nessuna di queste è riconducibili al consumo di cannabis e hashish.
Liberalizzare le cosi dette "droghe leggere" significherebbe permettere di curare soggetti affetti da decine di patologie, sferrare colpi alle mafie e ad ogni tipo di spaccio illegale, quindi maggior sicurezza per i consumatori, svuotare le carceri dove albergano migliaia di poveracci condannati per piccolo spaccio, il ruolo della destra estrema deve cavalcare ogni genere di paure e rincretinire le masse, questa è la missione della Sig.ra Faggi e dei suoi coevi.

Non posso esimermi di esprimere le mie impressioni in merito alla perfida Albione citata da un "coraggioso" lettore o lettrice; come scrissi alcuni giorni addietro, approvo le scelte votate dal Consiglio Comunale di Santa Maria Hoè.
Sono convinto che unione, sia di comuni o semplicemente di persone, debba basarsi sulla pari dignità, cosa venuta meno fra le Amministrazioni di La Valletta e Santa Maria, tale situazione ha responsabilmente indotto la Giunta a deliberare la parziale uscita dalla coalizione, a tutela della dignità che gli abitanti del "paese più bello del mondo" meritano. Le contestazioni pur legittime sono espresse da ex amministratori, che millantano un quarantennale impegno ai fini di unire i due comuni, si parla persino di fusione; ricordo che con Regio decreto del 25 /10 1928 i comuni di Santa Maria Hoè, Perego e Bagaggera, finirono in capo al Comune di Rovagnate e presero il nome di Santa Maria di Rovagnate. Allora ci furono contestazioni, forti lamentele da parte dei Santa mariesi, ma il fascismo allora al potere bloccò ogni rimostranza; il 13 dicembre del 1953 i comuni esclusa Bagaggera ridivennero autonomi.
Ripeto ,ritengo legittime le contestazioni espresse dagli ex amministratori, che sempre legittimamente lamentano una mancanza di dibattito, ma.. senza cattiveria sono tutte persone per bene, ma per loro scelta non hanno rappresentanza in Piazza Fausto Tentorio, di conseguenza trovo alquanto banale le continue espressioni di insofferenza.
Grazie per l'attenzione.

Fulvio Magni
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