Minoranza: troppe astensioni, Cogliati invita ad appoggiare

È stato nel bel mezzo del consiglio comunale di venerdì 8 luglio che il capogruppo di maggioranza Francesco Cogliati ha rivolto l'invito alla minoranza di valutare la possibilità di non astenersi sempre di fronte alle proposte dell'amministrazione comunale in sede di consiglio. L'osservazione è pervenuta proprio dopo le due astensioni della minoranza ai due punti all'ordine del giorno discussi fino a quel momento: la modifica del programma triennale delle opere pubbliche e la variazione al bilancio di previsione. "Capisco le rispettive posizioni, ma a fronte anche solo di quello che emerso dalla discussione sull'ultimo punto, dove il vostro capogruppo in 11 minuti ha sostanzialmente sollevato su 1 milione e 700 mila euro di variazione solo due questioni, una sulle strade e una sulla qualità artistica delle acqueforti, e quindi su oltre 30 punti in variazione non c'è stata una critica che posso aver interpretato come costruttiva o tagliente, tanto da giustificare un'astensione. Vorrei far presente che un'astensione così aprioristica, visto che non è la prima volta che accade, a mio giudizio rischia comunque di essere deleteria anche nei confronti della comunità, perché se ci sono critiche fondate va bene ci sia un'astensione, ma in difetto non riesco a concepirla".
"Voteremo a favore quando entreremo in maggioranza, e non credo che questo succederà mai - ha risposto il capogruppo di minoranza Stefano Golfari. - l'astensione è già benevola rispetto a un voto contrario, ma è doverosa nel momento in cui noi non gestiamo la variazione di bilancio. Voi fate un programma che non ci ha riguardato, non ci ha coinvolto. Mi sembra strano che ci venga indicato di votare a favore su una variazione di bilancio. Posso capire su un singolo punto, ma sul bilancio per scelta logica e razionale una minoranza, a meno che non inizi a collaborare con la giunta, voti sempre in modo dubitativo, perché non gestisce il programma. Se posso ricordare un fatto personale, in Regione Lombardia alla fine degli anni Settanta ci fu il PC che - lo dico perché era residente mio padre - iniziò a votare positivamente il bilancio, perché si era creata una convergenza politica per cui gestivano insieme il bilancio. Questo non è il caso che ci riguarda. Se ci invitate a fare insieme a voi il bilancio e le variazioni, noi magari potremmo votare a favore, altrimenti le possibilità che abbiamo sono l'astensione o il voto contrario."
"Dalla sua risposta deduco che non importa quanto il progetto offerto sia valido, evidentemente sembrerebbe importare di più una posizione di carattere politico aprioristico." ha risposto il capogruppo Cogliati.
"Evidentemente non mi sono spiegato bene - ha ripreso Golfari. - Su una singola proposta, una minoranza può a anche votare a favore. Su una programmazione di bilancio, che coinvolge delle scelte, non è politica, ma logica. Inoltre, la mia critica sui 500 mila euro sulle strade è stata sull'argomento più corposo che vale quasi tutta la variazione. Non chiedeteci di votare una variazione così ingente a favore, perché non è così che funziona..."
È stato il sindaco Giovanni Battista Bernocco ad aver interrotto la discussione tra i due capigruppo per poter consentire di procedere con il consiglio.
E.Ma.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.