Il mio ricordo di Enzo Bearzot
Era il tempo dei Mondiali e ricordo bene di aver visto le ultime tre partite dell'Italia contro il Brasile, la Polonia e la specialissima finale contro la Germania, vinta da noi italiani.
Quella grande squadra era capitanata e allenata da Enzo Bearzot.
Al fischio finale tutta la gente, prima incollata alla televisione, si riversava nelle strade, io caricai sulle spalle mia figlia Federica piccolina e ricordo bene i festeggiamenti lungo le strade e nella fontana della piazza del paese.
Un altro ricordo personale mi lega a Bearzot.
Ero presente il giorno della sua sepoltura nel cimitero di Paderno D'Adda. Con me il grande amico e giornalista del meratese Sergio Perego.
Eravamo nel cimitero padernese coperti da una forte pioggia incessante mentre immortalavo la signora Luisa che teneva in mano le rose come ultimo saluto per il marito.
Ebbene da anni, come cicerone del fiume Adda e dei suoi segreti, non ho mai tralasciato di fare un piccolo accenno o di accompagnare i turisti che volevano vedere la tomba del VECIO.
Durante la breve camminata sul ponte di Paderno con il Prefetto di Lecco Sergio Pomponio, il vicesindaco Gianpaolo Villa,
il sindaco Gianpaolo Torchio, la prof.ssa Cinzia figlia del noto allenatore ha promesso a Fiorenzo di ritornare
a visitare la chiesetta dell’Addolorata e per un giro turistico sull’alzaia dell’Adda
Sono contento e commosso che l'amministrazione comunale di Paderno d'Adda abbia voluto dedicare il centro sportivo a Enzo Bearzot, sarà un motivo in più per ricordare il grande passato sportivo e calcistico della nostra nazione, per stimolare i giovani nell'impegno futuro nell'attività sportiva, e, anche, come ulteriore segno di valorizzazione del territorio padernese e abduano, unico in Lombardia per questi paesaggi.