Cernusco: i primi passi per la costituzione di una ''Comunità Energetica Rinnovabile''
Il Comune di Cernusco Lombardone vuole accelerare sulla costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile. L’amministrazione comunale cerca di farsi trovare pronta per quando uscirà il bando regionale che godrà dei fondi del PNRR. L’obiettivo era stato segnato nei programmi elettorali di ambo gli schieramenti e già in partenza potrebbe dunque beneficiare di un sostegno bipartisan, per fare massa critica almeno attorno al principio generale.
L'assessore Andrea Passavanti
L’assessore Andrea Passavanti, che ha le deleghe alla Transizione Ecologica, all’Ambiente e allo Sviluppo sostenibile, ha dichiarato di voler aprire ai cittadini residenti a Cernusco una sorta di manifestazione di interesse lampo, ossia una dichiarazione non vincolante di interessamento a prendere parte in futuro ad una Comunità Energetica, di cui il Comune sarebbe l’attore principale. In questa primissima fase, che dovrebbe concludersi già alla fine di questo mese di luglio, basterebbe inviare una bolletta, il codice fiscale e una lettera per acconsentire al trattamento dei dati. Con queste informazioni, insieme a quelle fornite dall’Ente distributore, si conferirà – nelle intenzioni ad agosto - un incarico ad un professionista per uno studio di fattibilità, il cui esito arriverebbe dopo la pausa estiva.
Il modello della Comunità Energetica prevede che le utenze non siano solo consumatrici di energia ma anche produttrici. Nella fattispecie più diffusa, i pannelli fotovoltaici garantirebbero un surplus di energia da mettere in circolo in una rete locale che, al momento, ha come unità di misura la cabina di media tensione. A Cernusco di queste centraline ce ne sono circa 20. Per avere un minimo di sostenibilità, per ogni cabina di media tensione ci dovrebbero essere almeno 5 utenze appartenenti alla Comunità Energetica. Questo vincolo non si porrebbe qualora venisse recepita fino in fondo (mancano i decreti attuativi) la disciplina europea, che allarga il minimo comune denominatore alle cabine di alta tensione.
“Aderendo alla Comunità Energetica – ha dichiarato l’assessore Passavanti alle Consulte Ecologia e Urbanistica – nessuno dovrà cambiare la società fornitrice di energia. Dovrà invece sottoscrivere un contratto per creare un nuovo soggetto, la Comunità Energetica, che consentirà di valorizzare quanto prodotto e consumato”. L’ing. in Elettrotecnica Passavanti, ha comunicato di aver già intessuto dei primi colloqui con un collega che per 10 anni ha lavorato in ARERA e che conosce a fondo la materia. Sarebbe disponibile ad assistere il Comune per favorire l’avvio del progetto.
Passavanti ha evidenziato i benefici ambientali, sociali e infine economici delle Comunità Energetiche, che grazie ai contributi regionali per i prossimi vent’anni riceverebbero 110 euro al Megawattora. Saranno 100 euro al Megawattora per la variante dell’autoconsumo collettivo (condomini). Chi ha già installato dei pannelli solari potrà immettere nella Comunità Energetica solo il 30% della potenza dell’impianto. L’assessore ha illustrato che molte sono le possibilità di sviluppo del settore, ad esempio su come risolvere il problema della netta curva giornaliera della produzione di energia che è dipendente dalla luce del sole. Venendo al concreto, ha invitato la Consulta Ecologia a promuovere con un volantino la manifestazione di interesse.
M.P.