Guerra in Ucraina, a quando la verità?

Continua lo scontro militare con tutti i suoi orrori e massacri, in contemporanea continua la propaganda e la guerra mediatica per avvallare le rispettive strategie e finalità.  Oltre alle sempre più numerose vittime civili e militari, un’altra vittima principe è la VERITA’ di un conflitto nel cuore dell’Europa che doveva e poteva essere evitato.

Sorprendono i comportamenti e le analisi di eminenti personalità politiche ed istituzionali, Presidenti di Governo e capi di Stato Occidentali che con imperturbabile ipocrisia negano le ragioni storiche sancite dai trattati ed accordi di pace in buona parte disattesi e mai applicati, che sono la base della convivenza e la causa del drammatico conflitto.
Sembra che siano nati il 24 Febbraio 2022, drammatica data di inizio della folle aggressione militare decisa da Putin contro il Governo di Kiev, ma è ormai sempre più evidente a tutti, che la trama è stata ben ordita da anni contro il nemico di sempre, la Russia.

E’ dalla fine della seconda guerra mondiale che ai famelici “guerrafondai occidentali” aspirano a tale obbiettivo.  Gli accordi sottoscritti a Yalta Febbraio 1945, sono divenuti carta straccia dal dissolvimento dell’Unione Sovietica, gli accordi di Potsdam Luglio 1945, che nessuno conosce, con la “guerra fredda” imposta dagli USA, non sono mai stati rispettati. Per giungere ai giorni nostri ed al conflitto in Ucraina attivato con il “colpo di Stato” del Febbraio 2014 con la triste e famosa rivolta di piazza Maidan,  aveva immediatamente generato la protesta delle popolazioni russofone dell’Ucraina.

Per la Crimea Nikita Krusciov nel 1954 decise la sua annessione all’Ucraina, una popolazione di origine tartara e russofona non ucraina, allora una delle 15 Repubbliche Sovietiche, mantenendo comunque alla stessa un suo parlamento e Governo autonomo che nel Marzo 2014 decise con un referendum al 94% di rimanere nella Federazione Russa, ciò che non poterono fare le popolazioni russofone del Don Bass dove iniziò una guerra fratricida, dimenticata dall’Occidente.
Tale conflitto indusse le parti in campo e l’OCSE a sottoscrivere gli accordi di Minsk, Maggio 2014, anch’essi disattesi dal Governo di Kiev assessorato in questo, dalla NATO e dal Governo USA, causando da allora ad oggi oltre 20.000 vittime tra civili e militari.

Da allora in Ucraina, venne vietato l’insegnamento della lingua russa nelle scuole, venne divisa la Chiesa Ortodossa dove vide la sua nascita oltre mille anni or sono proprio nel Principato di Kiev, Mosca ancora non esisteva. Nel 1975 venne inaugurata una grande opera idraulica che oltre ad irrigare l’intera Crimea, a Simfieropol capoluogo della stessa, alimentava una grande centrale idroelettrica che venne arbitrariamente chiusa nel 2014, stessa fine fece la ferrovia che collegava Sebastopoli a Kiev.

Innumerevoli erano le provocazioni militari ucraine, orchestrate dalla Nato sia nel Mar Nero e nel mare d’Azov, dove venne costruito un ponte di 18 km, che consentisse un collegamento terrestre tra la Crimea e la Russia con una linea ferroviaria sino al porto di Sebastopoli.

Ai richiami ed alle reiterate proteste inascoltate della Russia, hanno prevalso le menzogne e i falsi valori sino a compromettere ed interrompere le relazioni e gli accordi commerciali e di interscambio, quale vantaggio porterà all’Occidente questa inutile guerra fratricida?

Quando la VERITA’ viene occultata, quando si nega ai propri avversari gli stessi diritti che si rivendicano per se stessi, quando le analisi fallaci prefigurano degli scenari irreali, ti inducono a degli errori nelle scelte politiche che porteranno ad un fallimento annunciato, con le nefaste conseguenze di altre vittime e costi drammatici per tutti noi cittadini europei.

La risultante negativa, cresce e si alimenta la sfiducia, la precaria credibilità di un personale politico autoreferenziale sempre più isolato dalle popolazioni europee che attendono da loro una capacità di guida nelle emergenze non solo belliche, ma sanitarie, economiche, ambientali e alimentari.
Sergio Fenaroli
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