Lettera per i Vecchi di Merate

Altro giro, altra corsa, nuove lamentele per le attività del giovedi sera, della povera signora Lory che il giorno dopo lavora, per fortuna e che sicuramente andrà a letto alle 9.00 con tutti i disguidi creati da una comunità di giovani e presuntuosi ragazzi che si vogliono solo divertire e fare la baldoria fino alla tardissima ora delle 23.45, a LUGLIO, in ESTATE. Leggo la cattiveria e la volontà di denunciare tutte le angherie che un singolo individuo, giusto o sbagliato che sia, fa portando dei cani a passeggio senza guinzaglio, leggo le palle che avete da scrivere per gli aerei, gli avvocati del sindaco addirittura!!! per le feste, per la chiusura delle piazze (poverini sempre i SOLITI VECCHI e i SOLITI NOMI che rimangono chiusi in casa al sabato sera).
Ma non vi vergognate? ma quanto siete frustrati per rompere le palle alla gente in questa maniera, ma fatevi una vita o lasciate Merate e andatevene via cosi che forse, un giorno possa tornare ad essere la Merate di una volta senza gente che scassa per trovare il modo di arrivare a sera.

Cittadino di Merate

Sono pensieri come questi che danno il senso del degrado delle relazioni umane. L'anonimo lettore se la prende con una lettrice che dovendo lavorare l'indomani si lamenta per gli schiamazzi, non fino alle 23.45 come vorrebbe far credere il furbacchione ma ben oltre l'una e spesso anche le due, come chiunque può testimoniare anche solo attraversando il centro. Dimentica, anzi sicuramente ignora che esiste un piano acustico ufficiale che impone dopo le 22, 60 decibel e non 110 come misurato da un altro lettore che ci ha inviato l'immagine del cellulare. Dimentica, anzi ignora, che Legge nazionale e regolamento comunale impongono il guinzaglio ai cani durante il passeggio. Pensate se tutti i cani in circolazione girassero liberi. . . .Dimentica, anzi ignora, che esiste un riconoscimento del diritto di passo sancito anche dall'Amministrazione comunale a fronte del pagamento di una tassa annua, regolarmente disatteso.
Non so lui ma chi scrive è un vecchio di Merate e ricorda bene che feste, sagre, belle serate all'aperto in estate erano rigorosamente vissute nel rispetto di tutti. E come tre soli agenti di polizia locale, Coscia, Gritti e Cameroni sapessero far rispettare la Legge. Mentre ignoranti e/o imbecilli sono convinti che le regole siano scritte per essere infrante.

C.B.
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