Lomagna: lo schema di circolazione in centro non cambia, solo migliorie emerse in Consulta

Alla fine una decisione è stata presa dalla Giunta di Lomagna sull'annoso problema viabilistico di via XXV aprile, lamentato dai suoi residenti. Come avevamo prefigurato si è deciso di non modificare lo schema di circolazione, privilegiando l'introduzione di alcune migliorie di cui la Zona 30 appena istituita [clicca QUI] ne è la componente primaria. Sono state stracciate le sei ipotesi avanzate dal tecnico incaricato, l'ing. Andrea Debernardi. È stato invece dato corpo ad una settima e nuova prospettiva, che l'estensore della relazione chiama "soluzione no regret", tradotto letteralmente "nessun rimpianto", che appare un auspicio modulato dal più popolare "volemose bene".



Nella lista delle cose da fare compaiono: la modifica della segnaletica di indirizzamento, presente presso l'intersezione tra via per Osnago e via Garcia Lorca, (che tutt'ora indirizza in direzione di via XXV Aprile i flussi veicolari diretti verso Missaglia e Casatenovo); la predisposizione agli ingressi del paese di una segnaletica di preavviso relativa alla presenza della ZTL (già realizzata nei giorni scorsi); l'istituzione nelle zone centrali del paese di una Zona Residenziale a Traffico Moderato (la Zona 30 disposta di recente); la conseguente installazione, in particolare lungo via XXV Aprile, di dispositivi volti alla moderazione della velocità, quali chicanes, dossi e/o attraversamenti rialzati; la programmazione di un adeguato controllo da parte della Polizia locale.


In azzurro le vie interessate dalla Zona 30
Dunque nessuna inversione del senso di marcia di una o più vie. Nessuna rotondina all'incrocio tra via per Osnago e via Volta (campo sportivo), impedendo la svolta a sinistra in via XXV Aprile per chi proviene da via per Osnago. Quest'ultimo era lo scenario che l'ing. Debarnardi aveva particolarmente difeso durante la discussione in Consulta Territorio lo scorso marzo e, tra le righe, si poteva percepire questa predilezione già nel rapporto intermedio da lui stilato. Tale studio era stato "presentato alla Giunta in forma preliminare nel mese di ottobre 2021, e quindi più volte discusso sino a dar luogo ad una versione intermedia, consegnata nel mese di marzo 2022" si legge nel rapporto finale consegnato il 12 maggio e allegato alla delibera di Giunta del 25 giugno di cui avevamo sollecitato la pubblicazione un paio di giorni fa.

Nel motivare il cambio di paradigma, le osservazioni conclusive del rapporto finale valorizzano il ruolo avuto dalla Consulta Territorio nell'esprimere dei pareri che non erano stati unanimi, anzi particolarmente disomogenei. Il capitolo conclusivo della relazione indugia molto sul dibattito svoltosi in Consulta, riportato con precisione assomigliando ad un verbale della seduta. Il documento arriva dunque alla seguente sintesi: "Per quanto concerne invece le opinioni espresse dai membri della Consulta, risulta che nessuna delle soluzioni opzionali prese in esame sia ritenuta migliorativa rispetto alla situazione attuale da una loro quota non minoritaria di essi. Infatti, tutte queste soluzioni comportano ricadute su altre zone urbane, che a quanto pare appaiono sproporzionate rispetto ai vantaggi apportati a via XXV Aprile".
Debernardi indugia poi sulla soluzione della realizzazione di una rotonda all'incrocio via per Osnago-via Volta, che "pur non comportando particolari ricadute sull'intorno di via XXV Aprile sembra comunque configurare opere ritenute di impegno eccessivo a fronte della natura e dell'entità delle problematiche riscontrate su questo asse".

Rimettendosi ai pareri dei cittadini che compongono la Consulta Territorio, l'esperto conclude: "A fronte delle valutazioni descritte, resta la possibilità di operare una serie di migliorie che, senza modificare lo schema di circolazione attuale, possano indirizzare alcuni flussi veicolari su itinerari alternativi, mitigando l'impatto dei transiti residui". Nella chiosa finale, che appare come una stoccata serafica alla volubilità della posizione della Giunta, l'estensore dello studio ribadisce che la soluzione "no regret" sarebbe "priva di importanti controindicazioni e dunque tale da non generare conseguenze indesiderate, che potrebbero determinare un cambiamento nelle preferenze espresse dall'Amministrazione Comunale". La delibera di Giunta del 25 giugno prende atto del rapporto finale relativo alla verifica funzionale dello schema di circolazione del centro urbano di Lomagna ed istituisce la Zona 30. 
Marco Pessina
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.