Lomagna: il Question Time sui resti del lavatoio durante il cantiere per la ciclabile
A pochi giorni dalla bocciatura ad Osnago della mozione della minoranza che proponeva di istituire il Question Time [clicca QUI], a Lomagna è tornato ad essere sfruttato tale istituto nell’ultimo Consiglio comunale del 1° luglio. Prima dell’appello è stato concessa questa finestra di tempo per rispondere a due questioni sollevate da Uniti per Lomagna. Il tutto si è svolto regolarmente. In via eccezionale, la seduta è stata anticipata da un minuto di silenzio per onorare la morte di suor Luisa Dell’Orto, nativa del paese brianzolo ed uccisa ad Haiti il 25 giugno.
Il gruppo di Mauro Sala ha chiesto aggiornamenti sullo stato dei lavori all’incrocio del Lavandaio, se mai hanno subito interruzioni e se sono stati trovati dei resti riconducibili al vecchio lavatoio, o al mulino, o al sistema idrico che alimentava il lavatoio. Ne è emersa la premura a conservare i “reperti storici”.
Nonostante il poco tempo a disposizione – la richiesta di question time è stata formulata il giorno prima del Consiglio comunale, entro le ore 12.00 – la sindaca Cristina Citterio si è procurata una relazione dell’ing. Valsecchi che segue i lavori. Innanzitutto il primo cittadino ha premesso che il contratto con la ditta esecutrice è stato stipulato il 4 maggio, con consegna dei lavori il giorno 23 dello stesso mese. Da contratto il cantiere dovrebbe durare 150 giorni. È seguito un intervento da parte di Lario Reti Holding, in via del Mulino, che ha interferito con l’area del progetto comunale di messa in sicurezza viabilistica dell’incrocio.
Tuttavia l’impresa Milani Costruzioni ha potuto concentrarsi su un tratto non connesso all’intervento di LRH. Per cui in via Martiri della Liberazione è stata completata la parte sui sottoservizi (interramento linee elettriche e posa delle tubature per le acque bianche). Su via del Mulino sono cominciati gli scavi per la realizzazione della ciclopedonale. “I lavori procedono regolarmente” ha dichiarato Citterio.
Tuttavia l’impresa Milani Costruzioni ha potuto concentrarsi su un tratto non connesso all’intervento di LRH. Per cui in via Martiri della Liberazione è stata completata la parte sui sottoservizi (interramento linee elettriche e posa delle tubature per le acque bianche). Su via del Mulino sono cominciati gli scavi per la realizzazione della ciclopedonale. “I lavori procedono regolarmente” ha dichiarato Citterio.
“Per quelli che voi chiamate reperti, che in realtà sono pietre in molera, come previsto dal progetto, saranno mantenute nella stessa posizione”. Dalla lettura delle relazioni progettuali non si trova nessuna evidenziazione del destino di tali manufatti. Ad ogni modo la sindaca ha rassicurato: “Già all’inizio dei lavori alcune di esse si trovavano a lato strada ribaltate e proprio a pochi centimetri è stato trovato un cavidotto realizzato abbastanza recentemente con massetto superficiale. Le pietre ribaltate e quelle limitrofe sono state provvisoriamente appoggiate sul terreno a lato strada, proprio per preservarle nella fase di lavori di ampliamento stradale, per poi essere riposizionate dove erano”.
Come da Regolamento, il capogruppo di minoranza ha sfruttato i due minuti a disposizione per una breve replica: “Ci tenevamo molto a questi due massi, avevamo paura che andassero persi, come è successo al vecchio lavatoio che dicono sia ancora sotto a quel tratto di terreno”. Sala ha aggiunto che si è trattata di una preoccupazione percepita in diversi residenti della zona. “Io ci sono rimasto anche per quel vecchio cimitero, forse privato, in via Verdi dove c’erano delle statue neoclassiche che sono state demolite. Magari allora si poteva fare qualcosa”.
Il secondo quesito è stata una critica alla concomitanza tra la festa dell’asilo e il rosario in chiesa per suor Luisa alla presenza dell’arcivescovo Mario Delpini e rappresentanti istituzionali (sindaco, Prefetto, Questore). “Chiediamo come non possa essere venuto in mente a nessuno dell’Amministrazione, assessori o consiglieri, di chiedere la conclusione della festa della scuola materna che si stava svolgendo al parco verde, per le ore 20 anziché 21, per poter agevolare il parcheggio delle auto di tutte le persone che dai paesi limitrofi sono confluiti a Lomagna per partecipare al momento di preghiera”. La minoranza ha lamentato il fatto che così il parcheggio del campo sportivo era completamente occupato fino ad oltre il limite. Quindi l’invettiva finale: “Speriamo che in futuro ci sia più collaborazione all’interno della maggioranza, passi la mancanza di progettualità, passi la non informazioni ai cittadini, ma se nemmeno vi coordinate tra di voi, cosa resta?”.
La sindaca Citterio si è smarcata dalle accuse con un’ampia risposta. Ha fatto notare che la fine della festa è stata anticipata rispetto al programma e si è chiusa alle 21.00 in segno di “profondo rispetto per quanto accaduto”. “Trovo un gesto degno di gratitudine aver osservato la cura di concludere la festa prima dell’inizio del rosario” ha puntualizzato il primo cittadino. Nessuna interferenza e pieno rispetto, ha scandito Citterio. Ha colto l’occasione per ringraziare la Polizia locale e la Protezione civile per aver collaborato nel mantenere una buona gestione del traffico. “Non sono state rilevate dalla Polizia locale criticità viabilistiche o mancanza di parcheggio”. Quanto alla stoccata finale del question time, la sindaca ha commentato: “Non ritengo possibile dare una risposta in merito alla comunicazione interna al gruppo di maggioranza in quanto gode di ottima circolarità e non colgo come potesse essere maggiore o intervenire rispetto ad una festa della scuola paritaria”.
Sala ha ribattuto che si sarebbe potuto anticipare l’inizio della festa alle ore 18.00. Qualche criticità c’è stata. Abbiamo fatto il question time anche per il futuro, nel caso del funerale di suor Luisa, affinché non capiti una sovrapposizione di questo tipo”.
M.P.