Lomagna: istiuita la ''Zona 30'' nell'anello centrale, attesa la scelta su via XXV Aprile
Mappa tratta dal documento "Schema di circolazione del centro urbano - Verifica funzionale"
Dalla lettura dell'ordinanza compaiono anche le vie minori o interne che si interconnettono con l'anello. Dunque via Magenta (ma solo dall'intersezione con via Roma all'intersezione con via degli Alpini), via Gargantini, via Po, piazza Cavour e via Trento.
La via Milano, almeno per il momento, non rientra nella Zona 30. Discorso diverso vale per via Fratelli Kennedy e via Giacomo Matteotti (nei pressi della scuola elementare). Su quelle strade esistono già delle serie di dossi, dunque era già previsto il divieto di superare i 30 km/h come indicato dalla segnaletica verticale. Nei fatti non cambia molto, ma ciò non esclude che in futuro la Zona 30 propriamente detta venga allargata alle vie in questione. Negli scorsi giorni l'attenzione a constatare il rispetto dei limiti di velocità è stata dimostrata dalla Polizia locale. In paese sono state notate le pattuglie della PL che, con il telelaser appena riparato, erano pronte a sanzionare comportamenti scorretti.
Mentre si attende la pubblicazione all'albo pretorio della delibera di Giunta del 25 giugno che fornisce l'indirizzo a istituire tecnicamente la Zona 30, è prontamente apparsa in questi minuti la conseguente ordinanza, datata 4 luglio, che impone la zona a velocità moderata. È stata data visibilità all'ordinanza anche sulla home page del sito istituzionale del Comune e sulla lista Broadcast WhatsApp.
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La scelta viabilistica non è tuttavia un fulmine a ciel sereno. Nell'ambito della discussione sulla ZTL in via XXV Aprile questa intenzione era emersa da parte del Comune. Anche il relativo "Schema di circolazione del centro urbano" affidato (o comunque svolto) alla società Meta proponeva tale soluzione, indipendentemente dai sei differenti scenari avanzati dall'estensore Andrea Debernardi per riorganizzare la viabilità e i flussi veicolari di transito. Si trattava di un "rapporto intermedio", che rimandava le osservazioni conclusive ad un "rapporto finale" che dovrebbe essere stato redatto a supporto della delibera di Giunta del 25 giugno.
La maggioranza consiliare - in particolare la sindaca Cristina Citterio e il vice sindaco Stefano Fumagalli - dopo la presentazione nel marzo scorso delle risultanze dello studio, non ha più comunicato né alla Consulta Territorio né alla cittadinanza in generale quali siano le intenzioni della maggioranza in merito all'eventuale schema da adottare. L'atto della Giunta in attesa di pubblicazione dovrebbe chiarire questo aspetto. In Consulta il vice sindaco non era sembrato convinto dell'opportunità di aderire a nessuno dei sei scenari, per via degli "effetti collaterali" che ciascuno di essi porterebbe in dote. Salvo sorprese, questa sarebbe la linea assunta da parte del Comune.