Lettera di una volontaria airunese

Le scrivo per segnalare una situazione poco soddisfacente e allo stesso tempo delineare una umile valutazione "politica". Parlo di Airuno, paese dove vivo da diversi anni. Parlo da cittadina che si è sempre impegnata nel volontariato airunese.

Ho sempre creduto, durante questi anni al fianco delle associazioni e del volontariato, che tra gli scopi di un'Amministrazione Comunale, oltre al buon funzionamento della macchina pubblica, ci sia anche quello di creare una "comunità" viva e accogliente per tutti i cittadini.

Oggi Airuno è spenta e chi prima accusava di essere "un paese dormitorio" dovrà ricredersi di fronte al nulla (a parte rare e apprezzate eccezioni!) di eventi e iniziative. Infatti, non è in programma nessun evento o manifestazione di importante rilevanza: Festa Alpini, Cinema sotto le stelle, camminate, Eventi culturali...
Ovviamente l'emergenza pandemica ha dato il suo, ma da parte della Giunta comunale non c'è alcuna programmazione o coordinamento. Da oltre 10 anni ho partecipato attivamente a numerose riunioni tra le associazioni e l'Amministrazione guidata da Adele Gatti che aveva promosso, insieme alla Pro Loco, il "Giugno Airunese" e il "Natale Airunese" con tanto di brochure che veniva consegnata casa per casa.

Oggi invece non solo non c'è nessun coordinamento concreto, ma so per certa che la burocrazia (a livello comunale!) è aumentata e che i contributi economici sono stati tagliati, rispetto agli scorsi anni.
La pro loco riceve 2000 euro (a fronte dei 4000€), la Banda 1000 euro (a fronte dei 2000€), per citare alcuni esempi.
Non viene più neanche organizzata l'apertura serale estiva della biblioteca.

Non basta infatti avere i conti in ordine, se il "prezzo" da pagare è un taglio netto dei servizi e delle attività, in questo caso associative e ricreative.
Speriamo che chi abbia il potere, trasmesso dai cittadini alle elezioni, di decidere, inizi a fare qualcosa di concreto per offrire ai cittadini un paese più vivo e accogliente.